lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Corteno Golgi
di LUCIANO ZANARDINI 28 nov 2024 08:53

Maria Troncatti e la cura dell'umano

L’abuelita, la nonnina, che curava gli ammalati e consolava i moribondi, è Santa. La canonizzazione di suor Maria Troncatti(1883-1969), Figlia di Maria Ausiliatrice e missionaria in Ecuador per 47 anni, avverrà nell’anno del Giubileo, segno di grazia anche per la Chiesa bresciana che le ha dato i natali. La fama di santità l’ha accompagnata fin dalla morte tragica avvenuta il 5 agosto del 1969, quando il piccolo aeroplano che doveva accompagnarla agli esercizi spirituali precipitò. Intorno alla sua bara il comune compianto la rievocò come Santa per i tratti del suo instancabile donarsi e del suo disinvolto eroismo. Nel 1922 fu destinata nella selva amazzonica dell’Ecuador per iniziare l’opera di evangelizzazione fra gli indigeni shuar. E proprio grazie alla guarigione miracolosa di un indigeno ora viene annoverata tra i Santi. La commissione medico-scientifica non ha avuto alcun dubbio nel riconoscere la straordinarietà dell’evento.

La cronaca racconta di un uomo che, in seguito a un trauma cranico e alla fuoriuscita di materia cerebrale, era dato per spacciato. La preghiera incessante a suor Maria, accompagnata da un quadro della Beata messo ai piedi del letto dell’ospedale, ha fatto il resto. L’indigeno si è, incredibilmente, risvegliato e ha raccontato (ritrovando anche la parola) di essere stato curato in sogno da suor Maria vestita da infermiera (così come aveva trascorso gran parte della sua vita in missione). Suor Troncatti è inserita in quella lunga schiera dei Santi bresciani ricordati nel Proprio liturgico che entra in vigore in questa prima domenica di Avvento, a 32 anni di distanza dalla precedente versione. Maria ha appreso i rudimenti della fede in famiglia, nel borgo di Corteno Golgi, terra di Santi e di Nobel. Sapeva di essere semplicemente una piccola creatura, limitata benché operosa, partecipe del grande disegno dell’amore di Dio che salva e della multiforme azione evangelizzatrice della Chiesa universale. Si è distinta nell’assistenza agli ammalati e nella creazione di piccoli ambulatori-farmacie. Ha annunciato la Parola di Dio nell’accompagnamento degli ammalati e nella promozione umana di un popolo che ancora oggi la ricorda e la invoca con stima, riconoscenza e affetto.

LUCIANO ZANARDINI 28 nov 2024 08:53