Ma il cielo è sempre più blu
Ma il cielo è sempre più blu. Sulle note di Rino Gaetano le Acli Provinciali hanno incominciato un percorso di avvicinamento al Congresso. E l’hanno fatto a partire da un incontro al Museo Diocesano dove hanno cercato di declinare alcune parole chiave nell’esperienza associativa e fondamentali nella vita di ogni cristiano e di ogni cittadino: comunità, reti e legami sociali; democrazia e partecipazione; lavoro; ambiente; pace e mondialità; spiritualità. Parto proprio dalla riscoperta della spiritualità feriale: cosa ci sta a fare un cristiano in un contesto come quello attuale se non prova a innervare nella società la buona notizia del Vangelo?
Recuperare la capacità della contemplazione è fondamentale per passare all’azione, ma solo dopo un attento discernimento. Sentiamo il bisogno di un rinnovato protagonismo delle associazioni e dei movimenti. Devono aiutare le nostre comunità a pensare e a sognare in grande. Lavoro, responsabilità e passione, parafrasando il Movimento Cristiano Lavoratori, sono la nuova semina per ricucire il Paese. Ognuno è portatore di una propria specificità, ma riconoscere le ragioni di un impegno comune (il tentativo portato avanti in queste settimane da Comunione e Liberazione) è il primo passo per comprendere che non siamo poi così diversi. Non per ergere steccati o delimitare i confini, ma per ribadire la bellezza di annunciare il Vangelo nella quotidianità. Le sfide sono sempre le stesse, mutano solo i linguaggi.
Rispondere alla sete di infinito che alberga nel cuore di ogni persona, promuovere e proteggere la vita, coltivare il desiderio di pace, accompagnare i lavoratori (anche chi vive nella precarietà o chi non riesce ad accedere al mercato del lavoro), prestare attenzione al creato, ascoltare il mondo giovanile, leggere e interpretare il disagio sociale, tendere la mano a chi resta indietro, allargare il cuore a chi viene da lontano e conoscere e rispettare le altre culture/religioni. Qui e Ora per citare lo slogan individuato dall’Azione Cattolica.