Ma hanno la laurea?
A chi conosce un po’ ciò che riguarda l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) potrà sembrare assurdo quanto sto per raccontare. Qualche tempo fa, mentre mi trovavo nell’aula docenti della scuola in cui insegno, una collega mi ha chiesto se noi insegnanti di religione veniamo ancora pagati dalla Curia e se non ci vergogniamo un po’ a insegnare senza avere la laurea. Di fronte alla provocazione, fatta in modo benevolo seppur sarcastico, ho cercato di spiegare che noi insegnanti di religione siamo pagati dallo Stato, godiamo dei diritti e siamo onorati dei doveri che competono a ogni altro insegnante e, incredibilmente, siamo laureati in Scienze Religiose. A questa mia risposta, è cresciuta la curiosità. “Ah sì? Siete laureati? E presso quale Università, quella del Papa?”.
Con pazienza, ho illustrato ciò che riguarda la formazione accademica attuale riferita a chi insegna religione, rendendo nota l’esistenza degli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR). “Ma ce n’è uno anche a Brescia?”. “Certo – ho risposto – e pensa che io stesso ci insegno”. “Davvero! Che cosa insegni?”. “Didattica generale e dell’IRC, cioè le discipline accademiche che hanno come scopo di riflettere su come sia possibile insegnare religione cattolica nelle scuole di oggi”. Al di là del racconto, il fatto che non sia ancora ben chiaro a molti colleghi e cittadini tutto ciò che riguarda l’IRC, soprattutto in merito alla formazione accademica dei futuri insegnanti di religione, la dice lunga sul divario esistente in merito fra immaginazione e realtà. Un divario che, come al solito, può essere superato solo tramite la diffusione di informazioni più attente e precise. Infatti, la lingua latina ritiene che “informare” significhi “rendere certi della verità di qualcosa”.
La buona informazione è il primo passo dell’istruzione, anzi il suo fondamento. Nessun insegnante, infatti, per quanto incapace possa apparire, ritiene di dover mentire ai propri studenti. Anzi, quando insegna al meglio delle sue possibilità, cerca di comunicare il valore di verità delle informazioni connesse alla disciplina di cui si rende interprete, anche a motivo della formazione accademica ricevuta. Perciò, faccio un appello a tutti coloro che, leggendo queste parole, volessero meglio informarsi sull’ISSR presente nella nostra sede dell’Università Cattolica, in via Garzetta, in un’ala del vecchio Seminario: provate a curiosare. Recatevi nella sede per una visita, anche informale. Oppure, consultate il sito. Una miglior conoscenza potrebbe rappresentare un’occasione in più rispetto all’orientamento e alla scelta della propria professione, o di quella dei propri figli, o nipoti.