Le formelle della memoria
Il primo Museo inaugurato per Bergamo Brescia Capitale della Cultura è a cielo aperto, voluto e costruito dalla Casa della Memoria, si snoda lungo le pendici del Cidneo e raccoglie formelle con centinaia di nomi di persone uccise dal terrorismo, a partire dai martiri di Piazza della Loggia fino alle vittime internazionali dei nostri anni, con la possibilità di accostarsi alla loro storia.
È un cammino tracciato nel cammino interrotto di altri e da altri. Ripercorre le strade delle barricate delle X Giornate, per noi bresciani luogo primo della resistenza e, più ancora, della solidarietà. Durante l’inaugurazione, una giovane signora si fa largo in mezzo alla gente, ci sposta, piange senza riuscire a smettere, si inginocchia su di un nome, un parente o un amico, un vigile del fuoco di Milano, pulisce quella formella, si consola ritrovando la scritta amica.
Incrocio per un attimo lo sguardo del Sindaco, ha gli occhi rossi, probabilmente lui guarda i miei, altrettanto commossi. È un dolore acuto che arriva dentro, inspiegabile, improvviso e distruttivo, come ogni atto di violenza insensata. Su quel dolore ora, a Brescia, si può camminare. Non solo a cielo aperto ma, di più, a cuore aperto. Non è poco.
