Le amministrazioni e il Terzo Settore
Tuttavia la democrazia è il miglior sistema di governo che sia stato inventato. Ma la democrazia richiede partecipazione e responsabilità. Caratteristiche che non possono essere agite solo nel giorno del voto.
Il prossimo 10 giugno 18 Comuni della provincia di Brescia sono chiamati a rinnovare gli organi amministrativi locali.
Anche se il Comune capoluogo attira l’attenzione dell’opinione pubblica e dei mezzi di informazione quasi a monopolizzarli, non meno importanti sono i rinnovi dei piccoli Comuni. Le vicende della politica nazionale dopo le elezioni del parlamento non stimolano certo i cittadini ad apprezzare la politica. Le diatribe dei partiti che si considerano i vincitori assoluti delle elezioni e la loro incapacità di dare un governo al Paese altro non producono che ulteriore disaffezione e allontanamento della popolazione dalle istituzioni. Qualunquismo e populismo ne sono il primo risultato.
Tuttavia la democrazia è il miglior sistema di governo che sia stato inventato. Ma la democrazia richiede partecipazione e responsabilità. Caratteristiche che non possono essere agite solo nel giorno del voto.
Vanno esercitate sia nel momento in cui si progetta il futuro delle nostre comunità, quindi quando si stendono i programmi, sia nel controllo sull’operato di coloro che sono chiamati a gestire la cosa pubblica.
Purtroppo l’esperienza vissuta negli ultimi tempi ci mostra due tendenze estremamente negative: la ricerca del potere per interessi di parte e la stesura del libro dei sogni per accaparrarsi il consenso elettorale.
Pochissima è la riflessione sull’interesse pubblico e sulle risorse necessarie per realizzare i programmi. Un ruolo importante lo potrebbero giocare l’associazionismo, il volontariato, gli Enti del terzo settore e, perché no, il cattolicesimo organizzato. Tutte realtà che si trovano quotidianamente ad incontrare i problemi reali della popolazione e in modo particolare delle persone e famiglie in difficoltà. Fare servizi gratuiti e supplire le carenze delle istituzioni è azione meritoria ma non può esaurire la presenza e il ruolo di questi organismi nella comunità, pena essere dei “servi inutili o sciocchi”.
Proprio perché sono costituiti da persone che praticano valori importanti quali la solidarietà e la gratuità, esperte in umanità e difensori dei beni comuni, questi organismi devono anche proporre soluzioni.
Mettersi insieme, in rete come usa dire, per analizzare i problemi, valutare le carenze sulle varie competenze delle amministrazioni, conoscere i bilanci, individuare le priorità e proporle ai candidati sindaco e alle liste che si presentano.
Confrontarsi con loro e tendere a far recepire le proposte nei programmi elettorali. In una parola svolgere un’azione di proposta sociale e politica in totale autonomia. Non contro qualcuno ma per l’interesse collettivo.
Il nuovo Codice del Terzo Settore sottolinea che le amministrazioni pubbliche nell’esercizio delle proprie funzioni di programmazione assicurano il coinvolgimento attivo degli Enti del Terzo Settore. (art.55). Ebbene, mi sembra che l’associazionismo laico, cattolico o di altre confessioni religiose e tutte le organizzazioni della società civile non debbano aspettare chiamate a posteriori ma agire in anticipo. Il tempo è stretto ma ancora sufficiente per tutti coloro che vogliono giocare da protagonisti e non da comparse.