di MARCO DERIU
14 mag 2015 00:00
La posta del cuore
Rispolverare i vecchi formati dopo un po’ è una scelta capace di riconquistare larghe fette di pubblico
E così Rita Dalla Chiesa e Fabrizio Frizzi saranno i conduttori annunciati de “La posta del cuore”, uno show pomeridiano previsto nel palinsesto di Rai Uno per tutto il mese di giugno che – se sarà premiato dagli ascolti – tornerà nella prossima stagione televisiva, a partire dal gennaio 2016. La trovata, che evidentemente ha molto a che fare con la storia personale dei due e gioca proprio sull’ambiguità fra il loro rapporto attuale e lo scopo della trasmissione, sembra giovare a lei molto più che a lui: Frizzi è da anni un protagonista incontrastato dei programmi d’intrattenimento di casa Rai, la sua ex moglie è reduce da un brusco calo di popolarità dopo l’abbandono dello storico “Forum” (Canale 5) in attesa di un accasamento presso “La7” che non è mai avvenuto. Oggi, 13 anni dopo il divorzio, si ritroveranno a raccontare giustappunto le questioni di cuore della gente comune, riprendendo un titolo che in televisione (e non solo) ha già avuto una sua storia. “La posta del cuore” è stata una trasmissione satirica condotta da Sabina Guzzanti e da Clayton Norcross, interprete del personaggio di Thorne Forrester in “Beautiful”.
Stavolta probabilmente l’impostazione della trasmissione cambierà registro, virando sul sentimental-realistico e mixando il tono sempre un po’ scanzonato e ridanciano di Frizzi con quello più compassato di Dalla Chiesa. Da un lato, verrebbe da pensare che di trasmissioni dedicate ai sentimenti il piccolo schermo sia già fin troppo pieno, dall’altro che, comunque sia, lo spettatore medio non ne sia mai sazio.
Non si spiegherebbe altrimenti il successo che simili proposte ottengono sempre e comunque, si tratti di reality show o di programmi palesemente artefatti in cui i sentimenti la fanno da protagonisti. Il successo di queste produzioni nasce dal fatto che, dopo la lunga stagione delle soap di qualche lustro fa, la tv italiana negli ultimi anni ha puntato su tutt’altra offerta. E, come nella moda, rispolverare i vecchi formati dopo un po’ è una scelta capace di riconquistare larghe fette di pubblico. Un po’ quello che gli appassionati del genere si attendono anche dalla nuova versione di “La posta del cuore”.
MARCO DERIU
14 mag 2015 00:00