L'opportunità di un tempo del creato
Ci sono alcuni periodi dell’anno che ci aiutano a mettere a fuoco alcune tematiche e, magari, ci incitano a prendere delle decisioni coraggiose. Il mese del creato (1 settembre - 4 ottobre) rappresenta senza dubbio una bella opportunità. Il Papa ha annunciato che il giorno di San Francesco pubblicherà la seconda parte della Laudato Si’, l’enciclica che ha costretto anche docenti universitari, politici ed economisti a interrogarsi sulla cura della Casa comune: “È necessario schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche, sforzandoci di porre fine all’insensata guerra alla nostra Casa comune, che è una guerra mondiale terribile”.
Ogni giorno vediamo gli effetti negativi dell’azione dell’uomo sulla natura. Non parliamo solo del cambiamento climatico ma anche di tutti gli interventi che alterano gli equilibri naturali, causando la riduzione della biodiversità e un peggioramento delle condizioni ambientali. Non è una colpa che si può ascrivere solo alla nostra generazione: dalla rivoluzione industriale la discesa è senza freni. E noi? Ci limitiamo alla conta dei danni e a dichiarare gli stati d’emergenza. Mancano politiche di prevenzione. L’oro blu, prezioso e fondamentale, può diventare mortifero. Nel Bresciano, a Sonico, solo nell’ultima settimana scrosci e bombe d’acqua hanno trascinato a valle una colata limosa. Non ci sono state vittime. Solo tanta paura.
Ognuno di noi, nel proprio ambito di vita, come singolo o come associazione/gruppo, potrebbe provare ad assumere un impegno. Dalle scelte più quotidiane (la raccolta differenziata, l’attenzione all’efficienza energetica...) agli investimenti (in Germania nel primo semestre del 2023 sono stati installati 230mila piccoli impianti fotovoltaici sui balconi, riducendo del 20% il fabbisogno di energia delle abitazioni). Alcune parrocchie hanno già attivato un processo per la realizzazione delle comunità energetiche. Le città potrebbero insistere sui trasporti pubblici per abbattere l’inquinamento. Siamo pronti ad affrontare scelte controcorrente che nel breve periodo erodono i consensi elettorali? Se penso solo a Brescia (leader della mobilità dolce) ogni fine settimana una coda interminabile di macchine raggiunge il parcheggio di Piazza Vittoria, in pieno centro, inquinando non poco e rendendo vano di fatto l’utilizzo della metropolitana.