L'eredità di Pecorelli
Decidere se continuare o meno su questa strada sarà il primo nodo che dovrà sciogliere Tira (il secondo atterrà la figura del direttore generale). L’impressione è che il progetto strategico verrà riformulato per inglobare aree ora ai margini, mentre i termini Health and Wealth dovrebbero scomparire dal logo
Dopo sei anni di incarico Sergio Pecorelli saluta e consegna il testimone a Maurizio Tira. Il passaggio formale avverrà il 1° novembre, quello informale è andato in scena pochi giorni fa al Teatro Grande. Nel corso di una lunga cerimonia in cui sono stati conferiti i titoli di professore emerito e una serie di premi (University Brescia Awards) a personalità della cultura, dello sport e dell’imprenditoria, Pecorelli ha tracciato il bilancio del suo mandato. Il secondo rettore nella storia ultratrentennale dell’Università degli studi di Brescia verrà ricordato per almeno due ragioni: la trasformazione organizzativa e la scelta tematica. Pecorelli si è insediato a novembre 2010, meno di due mesi più tardi è entrata in vigore la Legge che ha ridisegnato gli atenei. Via le quattro facoltà, ecco otto nuovi dipartimenti.
Nel concreto a Brescia si è andati oltre la Riforma, con la volontà di accentrare decisioni, risorse e personale che più di qualche malumore ha creato tra tecnici e amministrativi. Il progetto strategico Health and Wealth è stato il cavallo di battaglia di Pecorelli. Longevità, stili di vita, ambiente e benessere sono stati gli argomenti su cui la Statale ha costruito la propria specificità. Molti docenti hanno sposato il progetto, altri lo hanno ignorato. Buona parte dei giuristi e degli economisti e una quota degli ingegneri si sono sentiti tagliati fuori da una scelta che ha privilegiato medici e alcuni ingegneri. Decidere se continuare o meno su questa strada sarà il primo nodo che dovrà sciogliere Tira (il secondo atterrà la figura del direttore generale). L’impressione è che il progetto strategico verrà riformulato per inglobare aree ora ai margini, mentre i termini Health and Wealth dovrebbero scomparire dal logo.
L’internazionalizzazione è stato un tema su cui Pecorelli si è battuto. In questi sei anni è aumentato il numero di docenti stranieri in visita e di studenti esteri giunti a Brescia. La strada da percorrere è però ancora lunga, a cominciare dall’aumento dei corsi in lingua inglese, altro aspetto su cui il rettore in uscita si è speso. Incassato l’ok sul divieto di fumo in tutti gli ambienti universitari e sul restyling della mensa con menù salutari e personalizzati, Pecorelli non è riuscito a portare a casa, non per demeriti suoi ma per precise scelte politiche, la partita del “campus”. Sul suo mandato pesa anche l’indagine per abuso d’ufficio. Fin qui il passato, nel futuro per Pecorelli ci potrebbe essere un incarico in Regione.