L'Avvento dei fratelli
Può essere interessante conoscere come i nostri fratelli delle altre Chiese cristiane vivono questo periodo che prepara al Natale
Sta per iniziare l’Avvento e può essere interessante conoscere come i nostri fratelli delle altre Chiese cristiane vivono questo periodo che prepara al Natale. Nelle chiese ortodosse l’Avvento è chiamato “Quaresima del Natale” perché dura 40 giorni e viene vissuto in un clima molto intenso di digiuno e preghiera. Gli ortodossi intensificano la preghiera sia personale sia comunitaria e osservano un digiuno invernale per distinguerlo da quello della Quaresima primaverile, ma ugualmente rigoroso perché sono ammessi i cibi di origine vegetale, mentre c’è una casistica piuttosto complessa per quelli di origine animale, il cui consumo (carne esclusa) è permesso solo qualche giorno alla settimana. Occorre, però, andare oltre questi dati per capire il senso profondo delle varie norme: preghiera e digiuno servono per unire il cristiano più strettamente a Gesù e per rafforzare la sua fede, per aiutarlo a prepararsi con cuore distaccato dai beni materiali alla celebrazione gioiosa del Natale che prevede, nella liturgia della notte, anche la benedizione di cibi festivi, per sottolineare la fine del digiuno.
Le chiese di tradizione protestante e luterana, invece, fin dall’inizio dell’Avvento pongono l’accento sulla gioia che la venuta di Gesù porta nel mondo, con l’accensione delle candele dell’Avvento, simbolo della luce che squarcia le tenebre. La corona dell’Avvento, che è entrata ormai anche nelle nostre chiese e che scandisce la celebrazione delle quattro domeniche che precedono il Natale, fu ideata da un pastore luterano di Amburgo nel 1839 proprio con la funzione specificatamente religiosa di annunciare l’avvicinarsi del Natale con il progressivo aumentare della luce. In origine, infatti, era composta da 19 candele rosse, una per ogni giorno feriale, e quattro candele bianche, per le domeniche: una vera festa della luce che gradatamente si fa più forte e si irradia nel mondo. Accanto alla corona, anche i calendari dell’Avvento, che appartengono alla tradizione del protestantesimo, propongono, nel loro significato originario e non certo in quello solo consumistico che oggi hanno assunto, un messaggio importante e per nulla banale, che andrebbe davvero recuperato nel nostro clima culturale: bisogna imparare ad aspettare, ad avere pazienza e a camminare un passo alla volta, come i giorni che passano uno dopo l’altro, scoprendo ogni giorno qualcosa di nuovo, grati per quello che si riceve e pronti a condividerlo.