di MAURILIO LOVATTI
26 mar 2015 00:00
L'aria che preoccupa
Se usasse l’auto solo chi veramente non può farne a meno, le polveri fini rientrerebbero nei limiti
Sono almeno dieci anni che la qualità dell’aria a Brescia è tra le peggiori in Europa, ma queste brutte notizie sembrano spegnersi nell’indifferenza generale. Certo, all’origine di questa situazione vi sono scelte politiche e di gestione del territorio che risalgono a decenni or sono. Ed esempio nella zona sud della città c’è un’anomala concentrazione di fonti inquinanti (autostrada, tangenziale, industrie, inceneritore, centrale termoelettrica che usa ancora il carbone) appena mitigate dal teleriscaldamento che ha complessivamente ridotto negli anni le emissioni rispetto alle caldaie condominiali a gasolio.
Ma ci sono anche pesanti responsabilità di noi cittadini: è necessario l’impegno di tutti per un uso più contenuto e razionale dell’automobile. Quando passeggiamo per le vie di Brescia, possiamo ipotizzare che verosimilmente, per almeno la metà delle auto che passano, sarebbero stati possibili altri modi di spostamento. Basterebbe usare di più le biciclette e i mezzi pubblici. Anche la metropolitana, che pur vede crescere continuamente i suoi utenti, potrebbe essere più utilizzata.
Se usasse l’auto solo chi veramente non può farne a meno, le polveri fini rientrerebbero nei limiti. Le comunità cristiane sono consapevoli che, se le autorità hanno il compito di fare scelte che favoriscano la riduzione del traffico, come il potenziamento dei mezzi pubblici, il non ingresso in città degli autobus extraurbani, che possono fermarsi alle stazioni periferiche della metro, la realizzazione di piste ciclabili e di rotonde per rendere più scorrevole il flusso dei veicoli, ogni persona può dare il buon esempio, concretizzando il proprio amore per il prossimo e il proprio impegno per il bene comune con scelte coerenti con i valori cristiani, anche se talvolta implicano qualche disagio. Speriamo che l’attesa lettera di papa Francesco sulla salvaguardia del creato, attesa per settembre, possa scuotere le coscienze.
MAURILIO LOVATTI
26 mar 2015 00:00