L'alternanza col lavoro
La proposta di alternanza scuola-lavoro dovrebbe realizzare un collegamento organico tra istituzioni scolastiche e formative, mondo del lavoro e società civile
Insomma, il profilo di scuola che si delinea, anche attraverso le previsioni sulle esperienze di alternanza scuola-lavoro è quello di una istituzione sempre più attenta, da una parte, ai suoi protagonisti – cioè i giovani in formazione – e dall’altra al contesto nel quale gli stessi sono inseriti, lanciando lo sguardo oltre l’orizzonte propriamente scolastico, per traguardare le prospettive di orientamento e inserimento lavorativo e, prima ancora, di implementare solide motivazioni allo studio e all’apprendimento. L’organizzazione, ora, su più vasta scala, con consolidata consapevolezza e norme uniformi condivise dovrebbe contribuire a migliorare quello che già si fa e introdurre esperienze nuove dove non ci sono ancora. Si pensi, ad esempio, ai licei, dove – novità assoluta – è anche prevista l’alternanza, sia pure in misura differente rispetto a tecnici e professionali. Il ministro Giannini ha scritto agli istituti sottolineando l’opportunità offerta dalla Buona scuola e l’investimento di 100 milioni per realizzarla. E si affida alle diverse realtà scolastiche, chiedendo, a fronte degli “strumenti” offerti a tutti, “capacità progettuale e di dialogo col territorio”, “flessibilità e disponibilità” da parte dei docenti. Per la scuola una scommessa da vincere.