Inutile mettersi a nudo
Il parroco di Soresina scrive un decalogo per il pudore in oratorio: vietati abiti succinti alle ragazze, vietato il dorso nudo ai maschietti. Il tutto giustificato in modo deciso anche citando ordinanze pubbliche di sindaci che fanno altrettanto per i territori di loro competenza. A Soresina sono, di per sé, abituati a discutere sulle decisioni del loro parroco, perché già una volta il prevosto ha pubblicato, prima della visita pastorale del Vescovo, un bollettino parrocchiale con tutte le critiche a lui arrivate, simpaticamente chiosate.
C’è speranza di farsi capire nell’indicare questo decalogo? Non lo so, perché anche io che, senza decaloghi, intervengo in oratorio a far indossare la maglietta tutte le volte che i giocatori giocano senza, capisco che ho solo come giustificazione (poco morale, per la verità) che “in serie A ti avrebbero ammonito”. Il parroco di Soresina commenterebbe: “Il vero erotismo ha bisogno di riservatezza”. Che è come dire: non c’è bisogno di spogliarsi per farsi vedere, perché l’amore copre tante cose e scopre piano piano le nudità dell’altro. Inutile mettersi a nudo (e/o anche vestirsi fin troppo bene) se non ci si mette in gioco: non so se è un decalogo, ma rende bene l’idea!