Incontrarsi per conoscersi
E' arrivato anche il momento di discutere serenamente sull’importanza di avere a disposizione dei luoghi e degli spazi di culto idonei
Se la libertà religiosa è un principio irrinunciabile, è altrettanto evidente che la religione rappresenta un fattore di coesione sociale. Il pluralismo che viviamo sul nostro territorio è sotto gli occhi di tutti. Non può bastare assistere passivamente al cambiamento culturale, è piuttosto opportuno che le diverse confessioni interagiscano tra di loro. Per farlo, devono conoscersi. E “Dòsti”, il primo Festival delle arti e delle culture religiose, va proprio in questa direzione. La conoscenza è l’unica via per superare i pregiudizi e le paure. Conoscere l’altro per riscoprire se stessi: è lampante, infatti, l’analfabetismo religioso che accompagna le nostre comunità.
Poi è arrivato anche il momento di discutere serenamente sull’importanza di avere a disposizione dei luoghi e degli spazi di culto idonei. Esemplare la testimonianza di Raisa, laureanda in Scienze infermieristiche, che con rammarico lamenta il fatto di doversi nascondere per pregare in università... Ecco allora che la libertà religiosa richiede uno sguardo lungimirante della classe politica di fronte a temi spesso oggetto di ragionamenti di retroguardia.