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di CLAUDIO PAGANINI 29 giu 2018 09:31

In Russia vince chi ha fame

Ai Mondiali di calcio in Russia le nazionali sfavorite sono più motivate e riescono a strappare successi inattesi

Il popolo dei tifosi italiani finge indifferenza: brucia troppo forte la delusione per l’esclusione dai mondiali di calcio in Russia. Ovvero: non ci siamo qualificati avendo perso troppe partite. Nello sport va avanti chi vince, non chi è blasonato o possiede una storia di successi. La maggior parte degli italiani non si è schierata a favore di questa o quell’altra nazionale. Certamente molti seguono le partite, forse attratti dai giocatori stranieri che militano nella propria squadra del cuore italiana; ma difficilmente fanno il tifo per altre squadre. La maglia della nazionale italiana, ha deluso ma non può essere tradita. Quanta tristezza nel cuore dei tifosi italiani: quest’anno non ci sono notti magiche con la nostra nazionale; nessun vuoto per le strade e piazze piene davanti ai maxischermo; nessun coro: siam campioni del mondo; nessun carosello di automobili in giro per le città. Qualcuno si consola considerando il torneo in Russia stranamente livellato nella qualità. Le squadre dei big, quando vincono, vincono con fatica; mentre le nazionali dei piccoli stati lottano come leoni strappando successi inattesi. Ci fossimo stati anche noi italiani, si sussurra, avremmo fatto molte figuracce. Gli italiani che guardano le partite in Russia assomigliano ad un bambino goloso davanti alle vetrine di una grande pasticceria. Guardano quei bellissimi dolci esposti in vetrina senza poterne godere il gusto e sapore. Noi italiani, questa volta, siamo proprio fuori! Ci lecchiamo i baffi mentre gli altri mangiano. Però qualcosa la stiamo imparando da questa edizione russa. Le grandi nazionali con i campioni dalla pancia piena per i troppi saldi faticano a vincere. Le piccole nazionali hanno invece giocatori sconosciuti che lottano senza tregua. E vincono! Sanno bene che questo torneo è una bellissima vetrina in cui possono mostrarsi al mondo; e se qualcuno li nota possono sperare in un ingaggio milionario. Il punto è proprio questo: nello sport non vince solamente chi ha maggiori doti atletiche ma anche chi ha maggiormente fame. La storia ci insegna questo: quando un popolo è sazio e opulento va in declino. Toccò ai romani 2000 anni fa; al mondo occidentale d’oggi; allo sport di tutti i tempi. Se un giocatore guadagna troppi soldi è sazio di successi e di gloria. Ed ha perduto la fame agonistica. La fame di vittoria. Così non ci saranno mai più notti magiche. Soltanto sonni agitati per il gonfiore della pancia troppo piena. Meditate tifosi, meditate!


CLAUDIO PAGANINI 29 giu 2018 09:31