Azione Cattolica: in campo da protagonisti
“Qui e Ora! Siamo sogno che trasforma la realtà” è il titolo della XVIII Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica. “Qui” fa riferimento a un luogo fisico e sociale. Il “qui” è la città, sono le relazioni umane, i luoghi della vita quotidiana in cui si svolgono le esistenze: dalla famiglia al lavoro, dalla scuola ai luoghi di aggregazione, dalle solitudini alle fragilità, dalla politica allo sport, dalle relazioni profonde alle distanze sociali. Il “qui” è dove ciascuno vive, anche nella frenesia e nella mobilità, nella casa o tra le case.
“Ora” fa riferimento al tempo: l’“ora” è l’oggi inteso come il tempo che ci è dato da vivere, senza perderci nella nostalgia dei bei tempi andati; è l’oggi inteso come tempo opportuno in cui essere protagonisti e attori della propria storia e non immobili, bloccati nella vita di altri. L’“Ora” ci richiama alla responsabilità di costruire la storia. Siamo convinti che o trasformiamo insieme la realtà o vivacchieremo lasciando che qualcosa d’altro modelli per noi la realtà e ci chieda di adattarci. Siamo convinti che la realtà vada trasformata, sempre.
Sognare significa avere uno sguardo di speranza sulla vita degli uomini e delle donne, amando la vita e sognando insieme di costruirla, di renderla bella, nuova, vera e santa. Sono quattro le piste sulle quali l’Ac può e deve giocare la sua partita. La passione per l’umanità, e non l’umanità teorica, statistica o filosofica, ma l’umanità fatta di volti, di storie, di gioie e di fatiche, l’umanità che possiamo incontrare nel raggio di cento metri. Una passione che si vive attraverso la prossimità. Il secondo punto richiama il servizio alla comunità locale, in un tempo di cambiamento d’epoca, di fluidità della vita e paradossalmente di compartimentazione delle nostre vite. Riteniamo sia indispensabile prendersi cura della comunità che vive un territorio con le sue dinamiche sociali. Il terzo punto insiste sulla corresponsabilità, siamo tutti sulla stessa barca: non ci si salva da soli. Possiamo vivere il presente costruendo il domani soltanto se ognuno si assume la propria responsabilità e la condivide con gli altri. Infine, per poter vivere tutto ciò sono necessari gli strumenti e il mandato. La formazione per l’Azione Cattolica è lo strumento principale, non tanto per una competenza tecnica o per un bagaglio di informazioni, ma perché l’unica forma che ci rende liberi è quella di Cristo, quindi formarsi è lasciare che Cristo prenda forma in ciascuno.
Per quale mandato? Per l’Azione Cattolica è uno solo, la missione che Gesù ha dato ai suoi: annunciare la salvezza. Qui e ora.