Il riscatto dei social
Ad essere sinceri i social non sono un posto gentile, perché spesso sono lo sfogatoio di rabbia e tensione. Sarà perché siamo a Natale ma, in questi giorni, mi sono imbattuto per ben due volte in un uso intelligente di Twitter e compagnia. Twitter, appunto: il suo nuovo proprietario Elon Musk ha pensato bene di affidarsi ad un sondaggio per capire se andare avanti o no a fare l’amministratore delegato. Gli hanno detto di no, con stile: perché non paga una politica di non rispetto dei lavoratori, molti dei quali licenziati semplicemente perché non la pensano come il capo. Il quale ha dichiarato che sarebbe andato via se il sondaggio non era favorevole, cosa che, ovviamente, non ha fatto, a detta sua per coerenza perché fa fatica a trovare qualcuno come lui. Probabilmente fa fatica a digerire i risultati che non si aspetta, ed è per lo meno ironico che glielo ricordi il “suo” Twitter. Sempre oltreoceano i Maneskin hanno concluso la loro tournée americana con l’ultimo concerto a Las Vegas, spaccando tutti gli strumenti sul palco. Tanti fans si sono indignati sui social, giudicando il gesto come vecchio e irrispettoso di chi non ce la fa ad avere uno strumento per suonare. Si può essere artisti come si vuole, ma la gentilezza sta bene anche nel rock.