Il #presidentechevuoleimuri
Nel mondo, nel corso del 2015, sono state costrette a fuggire dalle loro case circa 35mila persone al giorno: in media 24 persone al minuto. Si tratta di 65,3 milioni di migranti forzati, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Nel mondo, nel corso del 2015, sono state costrette a fuggire dalle loro case circa 35mila persone al giorno: in media 24 persone al minuto. Si tratta di 65,3 milioni di migranti forzati, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Le cause sono i 35 conflitti e 17 situazioni di crisi presenti nel mondo, le disuguaglianze economiche, nell’accesso al cibo e all’acqua, il fenomeno del land grabbing e l’instabilità creata dagli attentati terroristici. Il Paese che ospita più rifugiati è la Turchia, con 2,5 milioni di persone accolte, seguita dal Pakistan (1,6 milioni) e dal Libano (1,1 milione). La Siria è il primo Paese di origine con 4,9 milioni di rifugiati. Sono i dati che fanno da sfondo alla terza edizione del Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2016, presentato a Roma da Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Caritas italiana, Fondazione Migrantes, Cittalia e Servizio centrale dello Sprar, in collaborazione con Unhcr. Si tratta di un volume che fotografa, in 290 pagine, la situazione mondiale, europea ed italiana.
Le rotte verso l’Europa, soprattutto quella del Mediterraneo orientale o rotta balcanica, hanno visto nel 2015 numeri 16 volte maggiori rispetto al 2014, con 885mila persone transitate dalla Turchia verso la Grecia. In totale sono stati 1.822.337 i passaggi illegali dalla frontiera esterna. Lo scorso anno sono state presentate in Europa 1.393.350 domande di protezione internazionale, un valore più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Il 36% in Germania, il 13,4% in Ungheria e Svezia (12,3%), a seguire in Austria e in Italia. Perché la presentazione di tutti questi dati? Potrebbe domandarsi qualcuno. Certamente per dovere di informazione ma anche per suscitare in tante di quelle persone che hanno applaudito al #presidentetrumpchevuolefareimuri un interrogativo sempre più preoccupante: che fine faranno i 3 milioni di clandestini che vuole cacciare dagli Stati Uniti?