lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di DAVIDE GUARNERI 15 giu 2023 11:52

Il diploma e le chiavi di casa

L’Esame di Stato, per tutti Esame di maturità, caratterizza fin dal 1923 la conclusione degli studi scolastici secondari ed è giunto a noi attraversando numerose riforme: tesine, buste, crediti ed altro ancora sono termini ormai noti a tutti e sono parte di un immaginario studentesco che, pur nel cambiamento delle norme, è caratterizzato da una legittima e sana preoccupazione in vista di un rito di passaggio coinvolgente gli studenti e le loro famiglie, gli insegnanti, l’opinione pubblica. I maturandi bresciani agli scritti del 21 giugno saranno 9.500, 500mila in Italia: numeri importanti, giovani che giungono al termine di un percorso scolastico che li ha impegnati per almeno tredici anni. La maturità è un momento unico ed esclusivo, conclusione di un percorso nella quale si fanno i conti con le competenze acquisite, la capacità di affrontare prove ed imprevisti, il metodo di lavoro acquisito negli anni. Non è solo la fine degli studi, né un passaggio verso l’università o il lavoro: “o lavori, o studi” non è l’unica alternativa proponibile, ancor più oggi. I maturandi sono giovani, cittadini, figli: alcuni sono attivi in gruppi, associazioni, oratori, società sportive, vivono amicizie e innamoramenti, hanno già la testa altrove, si guardano in giro. Nessuno di loro vorrebbe accrescere le file dei NEET (dall’acronimo inglese “Not engage in Education, Employment or Training), ovvero coloro che non studiano, non lavorano né seguono percorsi di formazione, in Italia troppi, molti più della media dei paesi europei), e un po’ tutti sono preoccupati del futuro, presentato spesso a tinte fosche. È un po’ come se a questi giovani fossero consegnate, insieme al diploma, le chiavi di casa, le chiavi dell’automobile, la tessera elettorale. Perciò sapere, lavorare, partecipare, servire sono parole chiave che descrivono una maturità a tutto tondo, una cittadinanza piena verso la quale tendere.

L’esame di maturità è occasione di verifica per le scuole, gli insegnanti, le famiglie: nei saluti di fine anno, raccogliendo qualche ricordo e un po’ di nostalgia, ci si interroga sulla significatività del percorso compiuto, sul “mantra” delle competenze che non si esauriscono in alcune conoscenze, su quanto resta in termini di crescita, di educazione, di valori interiorizzati. Fra i maturandi vi sono quelli che in Emilia Romagna stanno liberando le case dal fango, e per loro maturità significa messa alla prova di valori come solidarietà, impegno, confronto serio con la vita. Anche Greta Thunberg termina quest’anno la scuola: nei suoi venerdì di protesta ha reso evidente la sensibilità per l’ambiente e la sostenibilità, propria anche dei nostri maturandi. Ai nostri maturandi dobbiamo offrire incoraggiamento e fiducia. A loro è chiesto di prepararsi con cura all’esame e di contribuire, così, a rendere migliore almeno un piccolo pezzo di mondo. 

DAVIDE GUARNERI 15 giu 2023 11:52