I sogni del Brescia femminile
Prosegue il sogno del calcio femminile. Di sogno si tratta perché in questo gruppo di ragazze vive la parabola delle piccole squadre di provincia che lottando, come Davide contro Golia, possono ancora stupire. Un sogno che dovrà sempre più essere alimentato dalla passione e dall’entusiasmo per combattere il dio denaro
Settimana triste per le squadre bresciane. Il Brescia calcio maschile, nonostante le esortazioni fatte alla squadra dal vulcanico presidente Cellino, ha raccolto un’altra sonora sconfitta. Il Basket Brescia Germani, nonostante sia in vetta alla classifica del massimo campionato, nonostante abbia collezionato il record di nove vittorie consecutive… ha perso in questo fine settimana per un solo punto di distacco. Ed anche la Feralpi Salò, squadra di calcio in serie C con tante ambizioni, ha subito una battuta di arresto con la sconfitta in casa. Ma lo sport bresciano riesce sempre a stupire gli appassionati.
Nonostante le tante sconfitte c’è un motivo per gioire: le ragazze del Brescia Calcio femminile hanno battuto 2 a 1 le bergamasche dell’Atalanta. È vero che, pur essendo una partita di serie A, il calcio femminile è poco considerato. Ma si tratta pur sempre di un derby contro le amate-odiate cugine bergamasche. In tempo di sconfitte, questo derby riaccende tanti sogni. In pochi sanno che due anni fa questa squadra ha vinto il campionato di serie A e la Coppa Italia. Lo scorso anno si è classificata al secondo posto. Ed anche quest’anno è, fin qui, seconda in classifica. Di sogno si tratta perché in questo gruppo di ragazze vive la parabola delle piccole squadre di provincia che lottando, come Davide contro Golia, possono ancora stupire. Un sogno che dovrà sempre più essere alimentato dalla passione e dall’entusiasmo per combattere il dio denaro che si sta insinuando anche tra loro. È stato sufficiente che due anni fa la Lega Calcio maschile obbligasse i club a creare un settore femminile per sconvolgere in radice la logica sportiva e la parità sociale. Già, la scorsa estate la Juventus femminile ha “comprato” sei giocatrici dal Brescia (più di meta squadra!) con un contratto economico irresistibile. Ora la Juventus è prima in classifica. Ecco perché le sconfitte e le vittorie nel mondo sportivo non possono spegnere i sogni. Un esempio è la Spal di Ferrara: pur essendo nata in un oratorio salesiano quasi 100 anni fa, oggi milita nel calcio di serie A. Ed il Chievo, un quartiere periferico di Verona, da 15 anni gioca a calcio contro Juventus, Roma e Inter. Anche il Brescia Calcio femminile in origine nacque da una squadra di oratorio dell’Anspi. Non sappiamo quanto ancora potrà durare il sogno, per queste ragazze, di vincere come in passato un campionato o la Coppa Italia. Ma i sogni non muoiono: ogni volta che vinci un derby rinasce la speranza.