I dubbi sul nuovo esame di maturità
Tra le novità di quest’anno ce n’è una che ha fatto sorridere – ma qualcuno in verità si è infuriato – chi ricorda i giochi a premi televisivi; è il “meccanismo delle buste”, per cui all’orale i candidati dovranno “pescare” uno degli argomenti (preparati in anticipo dalle commissioni) in un sorteggio tra tre buste.
Al ministro piacciono i social. Infatti il titolare di Viale Trastevere, Marco Bussetti, usa talvolta i social media per interfacciarsi con le scuole e, in particolare, con gli studenti. Nei giorni scorsi si è rivolto loro su Instagram per parlare della nuova maturità, l’esame di Stato che tanto sta preoccupando chi frequenta il quinto anno delle Superiori. L’ansia è legata in particolare ai cambiamenti entrati in vigore quest’anno. Come saranno le prove? Come saranno valutati i crediti? E i test Invalsi?
Si potrebbero aggiungere tante domande, ma è interessante anzitutto guardare le risposte che ha preparato il ministro, raccolte anche sul sito del Ministero dell’Istruzione in una pagina dedicata, con l’intenzione di “accompagnare” i giovani studenti all’esame. Da subito il Ministero spiega che i cambiamenti non sono un fulmine a ciel sereno e di aver avviato “da novembre una attività di accompagnamento delle scuole verso il nuovo Esame con lo scopo di garantire supporto a docenti, dirigenti e studenti”. Di questo percorso fanno parte anche le simulazioni delle prove d’esame, che hanno cominciato a svolgersi nei giorni scorsi. Tra le note del ministero una sottolinea il meccanismo dei crediti, che andranno a formare il voto finale della maturità, con un peso maggiore rispetto al passato. “Il credito massimo attribuibile a ciascuno studente per il percorso di studi – si legge – è pari a 40 punti, distribuito tra terza classe (massimo 12 punti), quarta classe (massimo 13) e quinta classe (massimo 15). Gli studenti che affronteranno quest’anno l’Esame di Stato hanno già ottenuto la conversione dei “vecchi” crediti, ottenuti in terza e in quarta, con la nuova tabella, in modo da poter arrivare al calcolo complessivo in quarantesimi. In precedenza i punti per il percorso scolastico erano al massimo 25. Alle prove sono assegnati 20 punti ciascuna”. Se il percorso scolastico ha un buon peso, nessuno – ai fini della Maturità – lo hanno invece le Prove Invalsi: “Non influiscono sul voto finale dell’Esame. Servono però per valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema scolastico, misurando, attraverso quesiti mirati, le competenze degli studenti in italiano, matematica e inglese”.
Tra le novità di quest’anno ce n’è una che ha fatto sorridere – ma qualcuno in verità si è infuriato – chi ricorda i giochi a premi televisivi; è il “meccanismo delle buste”, per cui all’orale i candidati dovranno “pescare” uno degli argomenti (preparati in anticipo dalle commissioni) in un sorteggio tra tre buste. Il Ministero spiega che le buste conterranno “materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe”. E allora: busta uno, busta due o busta tre? In attesa di aprire quella giusta, può essere utile consultare le istruzioni dispensate dal Ministero che affrontano, tra l’altro, tanti altri argomenti, legati ad esempio alle prove scritte, o all’alternanza scuola lavoro. Probabilmente non basteranno a placare l’ansia (legittima) da esame. Ma possono aiutare.