Grazie Presidente
Grazie Presidente.
Mai come in questo momento, complicato e difficile, sentiamo il bisogno di gesti concreti di vicinanza.
In questi mesi abbiamo toccato con mano la solitudine e lo smarrimento. Lei, caro Presidente, con le sue parole misurate ma cariche di speranza e con le sue azioni mirate ancora una volta ha dimostrato tutto il suo spessore umano.
A sorpresa ha scelto di venire qui in un territorio particolarmente colpito per esprimere la sua vicinanza e la vicinanza di un intero Paese. Significativo il fatto che abbia scelto proprio un cimitero, nella festa di tutti i Santi, nella quale era stata trafugata, lo scorso 7 aprile, la lapide per le vittime del covid; era stata asportata la croce in bronzo opera dell'artista Ettore Calvelli.
Abbiamo pianto molte vittime e molte forse ne piangeremo ancora, ma, nonostante questo, c'è ancora chi sottovaluta o nega la portata disastrosa di un virus subdolo e spietato che non fa sconti a nessuno.
In ogni Suo discorso ci ricorda l'importanza della memoria in una società che rischia di provare una sorta di attrazione per le ideologie mortifere del passato.
Lei, caro Presidente, è il garante di una nazione che ha sempre saputo rialzarsi nei momenti più bui. Anche quando le massime istituzioni sembrano perdersi in litigi e in sterili contrapposizioni, i cittadini non perdono la speranza e attraverso la solidarietà riescono a dare sempre il meglio. E per spegnere il malessere sociale che serpeggia nelle piazze abbiamo bisogno del suo esempio e dell'esempio di tutti i cittadini di buona volontà.
Grazie Presidente.
LUCIANO ZANARDINI
01 nov 2020 10:52