Giacomo, eroe di oggi
Giacomo era cresciuto in una famiglia “normale”. Una famiglia con le sue crisi, da cui era uscita molto probabilmente con una crescita dei suoi membri e con la capacità di continuare ad essere famiglia. Una famiglia con momenti conflittuali tra fratelli, ma la fratellanza (che rimane al di là dei conflitti) è sempre stata un obiettivo da mantenere. Appassionato di legno, Giacomo aveva scelto di fare il falegname; un’attività che non era mai decollata del tutto, che aveva portato avanti senza infamia né lode, sempre comunque molto apprezzato per i suoi lavori, venduti a un onesto prezzo.
Aveva formato la sua famiglia, con un figlio scapestrato, che gli aveva procurato tante preoccupazioni e notti insonni. Aveva continuato comunque a coltivare questo rapporto, a ricucire, a ricrederci, negoziando ogni volta le condizioni di una convivenza difficile, senza abbandonare principi e valori da trasmettere al figlio, in primis, il senso del dovere. Dovere che aveva sempre significato per Giacomo portare avanti il suo lavoro, aprire ogni mattina la sua serranda, pensare a contribuire al mantenimento della famiglia, con la moglie. Dovere era anche avere rapporti onesti con i clienti, mantenere gli impegni con loro non tanto per non perderli, ma per un senso di lealtà.
Giacomo aveva sempre goduto di affidabilità, sancita dalla stretta di mano leale. Aveva sempre considerato un furto evadere le tasse. Non aveva mai bussato alla porta di un cliente debitore; di fronte alle pressioni della moglie affinchè riscuotesse il debito, lui rispondeva: “Se non mi paga, significa che ha dei problemi per farlo”. Molte persone l’avevano come punto di riferimento per i loro problemi e passavano nella sua bottega a confidarsi e chiedergli consiglio. Era sempre sorridente e positivo. Quando stava per criticare qualcuno, si interrompeva bruscamente dicendo: “Parlar male è peccato”. Giacomo è morto qualche settimana fa, a 83 anni di età.
Chi è un eroe? Penso che Giacomo lo sia stato. Perché vivere con coerenza i propri principi e valori non è facile. Non è difficile avere principi e valori, il difficile è tener fede ad essi, al di là delle vicissitudini della vita e agli eventuali sbandamenti. L’eroe non è colui che fa cose eccezionali, ma colui che porta avanti l’ordinarietà quotidianamente. Portare avanti la quotidianità al meglio, non è per niente facile, perché ogni giorno porta con sé problemi da risolvere, scelte, fatiche e preoccupazioni. Ma noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, non una tantum: questo forma la nostra identità. Forse è più facile fare l’eroe per un giorno che…per tutta la vita.