Figlio mio quanto mi costi
Avere un figlio è diventato in Italia un lusso, mentre l’arrivo di un secondo bambino espone al rischio povertà. Niente di nuovo sotto il sole, ma se qualcuno nutrisse ancora dubbi
Infatti, la realtà mostra che a causa della difficoltà di trovare un lavoro stabile al termine degli studi, l’allontanamento dei rampolli dalla casa paterna avviene sempre più avanti nel tempo, una decina d’anni dopo o anche più. Più figli più povertà. Sarebbe questa, dunque, l’equazione che frena il desiderio di molte coppie di avere uno o più bambini. L’arrivo di un secondo figlio comporta spesso un abbassamento di reddito in termini assoluti quando la mamma si mette in aspettativa dopo il periodo di maternità. Se a questo si unisce anche la necessità di cambiamenti significativi – magari il passaggio da un monolocale ad un appartamento più grande e/o da un’utilitaria a un’auto più spaziosa – ecco affacciarsi il rischio povertà o la necessità di incrementare il reddito per mantenere il precedente tenore di vita. Ma il salasso non finisce qui perché sui bilanci familiari degli over 18 iniziano a incidere pesantemente gli studi universitari...
Di qui l’urgenza di “politiche familiari universalistiche, continuative, volte a sviluppare i servizi di cura e di custodia, e la conciliazione famiglia-lavoro. Basta provvedimenti spot che disperdono in mille rivoli quello che dovrebbe essere un intervento unitario, corposo e chiaramente a beneficio delle famiglie con figli, a partire dalla revisione dell’Irpef su base familiare.