Fattore famiglia: un primo passo
La Regione Lombardia ha introdotto nella sua legislazione il Fattore Famiglia quale strumento integrativo dell’Isee nella definizione più precisa della effettiva capacità contributiva dei cittadini in riferimento agli effettivi costi che la famiglia sostiene per il proprio mantenimento individuando così il reale reddito di cui può disporre
La Regione Lombardia ha introdotto nella sua legislazione il Fattore Famiglia quale strumento integrativo dell’Isee nella definizione più precisa della effettiva capacità contributiva dei cittadini in riferimento agli effettivi costi che la famiglia sostiene per il proprio mantenimento individuando così il reale reddito di cui può disporre. Sarà quindi sulla base del reddito così calcolato che la famiglia sosterrà i costi per l’accesso ai vari servizi erogati dalla Regione. Il Forum lombardo delle associazioni familiari riconosce al Consiglio regionale della Lombardia il merito, primo in Italia, di aver introdotto con legge il Fattore Famiglia. Questa legge regionale oltre a integrare l’Isee per la definizione delle condizioni economiche della famiglia, identifica la famiglia come soggetto sociale e risorsa per la società non più solo come oggetto di assistenza, con un significativo salto culturale nella valutazione della capacità contributiva dei cittadini.
Il Fattore Famiglia verrà gradualmente introdotto per alcune prestazioni regionali quali i sostegni sociali o sociosanitari, il trasporto pubblico locale, i servizi scolastici e i servizi al lavoro e avrà una ricaduta positiva sulle tasche delle famiglie perché aggiunge ai criteri di valutazione Isee ulteriori parametri che permettono di considerare il numero dei componenti del nucleo familiare, la presenza di disabili o non autosufficienti o anziani, la presenza di un mutuo sulla prima casa, di madri in gravidanza, di minori in affido. L’anzianità di residenza in Lombardia sarà poi uno degli elementi di priorità. Il Fattore Famiglia è stato proposto per la prima volta a Milano dal Forum delle Associazioni familiari, in occasione della Conferenza nazionale sulla famiglia nel 2010: da allora discussioni e convegni ma nulla di concreto né sul piano nazionale né su quello locale. Si sono mossi però alcuni Comuni con in testa Castelnuovo del Garda che ha creato ormai da cinque anni il Fattore Famiglia comunale applicandolo alle tariffe comunali con piena soddisfazione dei propri cittadini; l’esempio della Regione potrebbe dare il via a un seguito da parte dei Comuni, naturalmente nell’ambito delle rispettive competenze.
La concretezza delle proposte e la partecipazione democratica permettono di raggiungere positivi risultati tesi al bene comune. “La Lombardia si è dotata di uno strumento che permetterà di misurare al meglio la condizione economica effettiva di ogni famiglia applicando il Fattore Famiglia − ha dichiarato il Presidente della Commissione Bilancio e relatore del progetto di legge Colucci − perché questo nuovo indicatore terrà conto in modo più significativo del numero dei figli (naturali adottati o in affido), della presenza di fragilità come disabilità, di non autosufficienti e di donne in gravidanza. Un provvedimento nato dal confronto con le Associazioni Famigliari presenti nel nostro territorio, a partire dal Forum delle Associazioni Familiari, ma soprattutto una legge che conferma l’ attenzione della Regione alla famiglia e per dare a ciascuna la sua risposta, appropriata e proporzionata.” La nuova legge regionale è anche un significativo balzo culturale che proprio per la sua originale novità potrebbe incontrare ostacoli e difficoltà alla sua concreta applicazione. Pertanto il Forum delle associazioni familiari continuerà a seguire con attenzione l’attuazione, certamente non semplice, della nuova legge mettendo a disposizione anche dei Comuni l’esperienza maturata in n altre amministrazioni comunali.