Famiglia e lavoro: intrusione o integrazione?
La denatalità, la ridotta partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la pandemia sono alcune questioni attuali che ripropongono con forza il tema del rapporto tra famiglia e lavoro e lo connotano come una sfida per la società, non come un problema individuale. Tale questione può essere affrontata in modi diversi a seconda della concezione di uomo che viene assunta.
Le mie riflessioni muovono dall’idea della persona come essere relazionale, riconoscendo che ogni uomo e donna si realizza nelle relazioni che intrattiene nei diversi ambienti di vita. Ciò ci permette di partire da alcune acquisizioni. In primo luogo, evitare la femminilizzazione del problema, pensando che la relazione famiglia lavoro riguardi solo le donne. In secondo luogo, passare dalla prospettiva individuale a quella di coppia e famiglia, riconoscendo l’importanza della genitorialità condivisa e di una maggiore collaborazione e responsabilità tra i coniugi. Infine, fare riferimento all’intero ciclo di vita personale e familiare, considerando che la relazione tra famiglia e lavoro non interessa solo coppie con figli piccoli, si pensi, ad esempio, al tema della cura dei familiari anziani e fragili.
Oltre a ciò, è importante mettere in luce che nell’esperienza delle persone la famiglia e il lavoro non vengono vissuti come rigidamente separati, ma, invece, come interconnessi, essi non devono risultare come poli alternativi di investimento esistenziale. Questa rappresentazione porta a mettere in discussione il tradizionale termine utilizzato per spiegare il rapporto tra questi due contesti: conciliazione, che rimanda a un’idea di conflitto, di contrapposizione. Ciò a cui si può tendere è, invece, l’integrazione tra lavoro e vita privata, qualcosa di più dell’equilibrio, riconoscendo che il mio lavoro fa parte della vita, non è qualcosa di diverso, che si deve bilanciare. Il passaggio auspicato, dunque, è dal work life balance, bilanciamento vita lavoro, al modello di work life integration, integrazione vita lavoro, in cui assume importanza sia il lavorare bene sia il vivere bene, e dove le due sfere si auto alimentano vicendevolmente, in una spirale di crescita e benessere sempre maggiore per le aziende e per le persone.