Fa’ la cosa giusta! L’imperativo etico
“Fa’ la cosa giusta!”. Non è un invito, ma un imperativo etico.
Dal 22 al 24 marzo a Milano, all’Allianz MiCo, “Fa’ la cosa giusta!” festeggia 20 anni di presenza: il filo rosso di questa edizione, organizzata dalla casa editrice Terre di mezzo, è “Rendere visibile l’essenziale”, che si ispira alla nota frase del Piccolo Principe di Saint-Exupéry.
Incontri, laboratori, mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli, per oltre 350 appuntamenti, accompagnano i visitatori (grandi e piccoli) alla scoperta del consumo critico e degli stili di vita sostenibili per dimostrare che un altro mondo è possibile. Nella civiltà globale è difficile comprendere quali siano le scelte giuste da prendere, ma è altrettanto evidente osservare e conoscere i disastri provocati dalle nostre decisioni errate. Pensiamo ad esempio ai nostri acquisti visto che viviamo nella società dei consumi. Non possiamo non considerare gli effetti sociali e ambientali dell’intero ciclo di vita di un dato prodotto. E oggi abbiamo gli strumenti per indagare il percorso. Andiamo alla scoperta delle buone pratiche da mettere in campo nelle nostre famiglie ma anche nelle nostre comunità.
Abbiamo bisogno di risvegliarci dal torpore in cui siamo caduti. Non mancano le opportunità. Abbiamo bisogno di allargare i nostri orizzonti e di metterci in gioco. Nei giorni scorsi a Brescia è stato presentato il libro “Africa, andata e ritorno” dove si raccontano le testimonianze di 30 giovani medici o studenti universitari che hanno scelto di vivere un’esperienza professionale con Medici con l’Africa Cuamm, perché, come sottolinea il direttore, don Franco Carraro, “ci sono delle povertà nascoste che si incontrano solo partendo e che, solo quando si incontrano, iniziano a interrogarti”. La speranza è che, un domani, diventati professionisti, riescano a incidere nei loro ambiti di competenza con quella dose di generosità e di attenzione all’altro che hanno maturato. Così facendo saranno il motore di quel cambiamento di cui abbiamo bisogno anche nel campo della sanità. Ecco perché vanno incoraggiati e sostenuti.