Eredi o innovatori?
La Giornata Universitaria della Cattolica è una tappa del cammino verso il prossimo Sinodo dedicato ai giovani, perché per diventare protagonisti della storia il tempo passato sui libri è fondamentale
Domenica 15 aprile si celebra la 94ª “Giornata per l’Università Cattolica”, uno degli appuntamenti più significativi dell’agenda dei cattolici italiani. La Giornata, promossa dall’Istituto Toniolo, rappresenta un momento di approfondimento sulla natura e le finalità dell’ateneo fondato da padre Gemelli. Un’università sorta principalmente affinché i giovani ivi formati potessero diventare protagonisti attivi della vita pubblica, facendosi carico del proprio futuro e di quello del Paese, vivendo il periodo di studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per la creazione del bene comune. A quasi 100 anni dalla nascita (il compleanno tondo cadrà nel 2021) questi obiettivi sono ancora vivi, ma per essere perseguiti vanno declinati nell’attualità. Così il tema scelto per la festa di quest’anno è “Eredi e Innovatori”. Gli studenti infatti attraversano in facoltà uno snodo cruciale della loro esistenza, durante il quale modellano le radici e plasmano i nuovi rami del proprio albero così da far maturare tanti frutti negli anni avvenire.
A tal fine gli anni universitari sono contrassegnati da tante domande e poche risposte alla costante ricerca della strada giusta, la cui selezione non è semplice. L’università in generale, e quella Cattolica in particolare, diventa pertanto il contenitore che stimola i giovani a sforzarsi per azionare quello che Papa Francesco ha definito “il software che aiuta a discernere il programma divino e a rispondere nella libertà”. In questo scenario la Giornata Universitaria è una tappa del cammino verso il prossimo Sinodo dedicato ai giovani, perché per diventare protagonisti della storia il tempo passato sui libri è fondamentale. Giornata della Cattolica significa anche raccolta fondi. L’anno passato sono stati racimolati poco più di 500mila euro in tutta Italia. Il ricavato del 2018 sarà destinato, tra l’altro, all’alta formazione al volontariato estero, all’educazione digitale, alla prevenzione del cyberbullismo e all’elaborazione di strumenti per la pastorale giovanile. Oltre che al sostegno economico degli studenti meritevoli. È proprio quest’ultimo lo sforzo maggiore a cui l’ateneo dovrà far fronte in futuro, giacché in tempi di difficoltà economiche in tanti rinunciano ad iscriversi alla Cattolica a causa delle elevate tasse di iscrizioni. Basta un piccolo contributo da parte di tutti per non precludere una strada e consentire a tanti eredi di diventare innovatori.