Donne sfruttate e futuri nascituri
In Italia, dal 18 novembre, l’aberrante pratica dell’utero in affitto è finalmente riconosciuta come “reato universale”. Una legge di questo tipo era necessaria, in particolare per lanciare un chiarissimo messaggio culturale a tutto il mondo. Nonostante questa bellissima notizia, i miei giorni a Bruxelles sono stati contraddistinti da una spiacevole sorpresa.
Anche quest’anno, nel cuore dell’Europa, è andata in scena, dal 15 al 17 novembre, “Men Having Babies”, la più grande fiera europea dell’Utero in affitto dedicata alle coppie omossessuali che desiderano comprarsi un bambino. Gli interessati all’iniziativa, si sono recati in lussuosi hotel dove hanno potuto sfogliare tantissime offerte per acquistare bambini su misura a prezzi variabili a seconda della “qualità” potendo, addirittura, valutare la transazione o la rateizzazione del pagamento se necessario. L’infernale organizzazione mette tutto a disposizione: cliniche, intermediari, assicuratori e avvocati. Possono essere consultati pacchetti completi con tutti i servizi come l’accompagnamento psicologico, la fornitura di ovuli e sperma, scelta della madre surrogata, voli e hotel nei paesi individuati dove farla partorire. Il risultato? Donne sfruttate e futuri nascituri considerati come pacchi regalo. Quello che sto raccontando l’ho potuto vedere con i miei occhi visto che mi sono recato fuori dall’hotel dove si sarebbe svolta la fiera.
Mi domando come questo scenario possa continuare a riproporsi ogni anno, nonostante il Belgio sia uno dei sottoscrittori della Convenzione internazionale dei diritti del bambino (1989), secondo la quale il piccolo “ha diritto a conoscere i suoi genitori ed essere cresciuto da loro” e anche il Parlamento Europeo ha ripetutamente condannato la pratica negli anni, l’ultima volta ad aprile del 2024, all’interno della Direttiva sulla Tratta di esseri umani. Per questo, ho presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione Europea per chiedere di rendere l’utero in affitto reato universale anche in Europa. L’Ue ha il dovere di tutelare donne e bambini, facendo della propria stella polare la dignità umana e mettendo al bando questo ignobile mercimonio.
*Europarlamentare di Fratelli d’Italia