Dio salvi il Brescia
I giornali la chiamano salvezza. In verità è stato un evitato fallimento sportivo del Brescia Calcio
I giornali la chiamano salvezza. In verità è stato un evitato fallimento sportivo del Brescia Calcio. Ricostruiamo la storia: quattro anni fa il Brescia evitò per un soffio il fallimento amministrativo. Tre anni fa, retrocesse in serie C e venne ripescato all’ultimo istante. Due anni fa evitò la retrocessione nell’ultima gara del campionato. Quest’anno stesso copione: all’ultima gara e all’ultimo secondo un pareggio per restare in serie B. Molti hanno festeggiato lo scampato pericolo. Ma se in questi anni il cambio di presidente, di dirigenti, di giocatori… ha portato allo stesso esito, non ci resta che dire: Dio salvi il Brescia! Anche perché, detto sottovoce, non sappiamo a che santi appellarci perché la squadra della città possa tornare a competere con le grandi del calcio della Serie A.
Da troppo tempo i tifosi vivono con la speranza della salvezza e vedono allontanarsi il sogno della promozione. Eppure nello sport si gioca per vincere non per non perdere. L’obiettivo di ogni squadra è vincere la competizione, avere un traguardo elevato che faccia sognare le persone, dando ai tifosi la speranza e l’illusione di poter toccare il cielo con un dito. Le emozioni positive sono la molla motivazionale per affezionarsi a uno sport ed a una squadra. Festeggiare la “salvezza” perché non si è retrocessi ad una categoria inferiore è un’emozione triste. Nella bibbia, salvezza, significa la liberazione da condizioni indesiderabili. Ma dopo quattro anni di salvezza (desiderata) all’ultimo secondo i tifosi vorrebbero guardare in alto, alla piramide dello sport, ed alla piramide della fede sportiva… in alto, per tornare a tingere di biancoazzurro lo sport che conta. Per coltivare le speranze di nuovi successi non ci resta che affidarci a Dio! Dove gli uomini di sport hanno fallito, spetta agli uomini di fede l’acclamazione: Dio salvi il Brescia! Che almeno lui tolga il Brescia calcio da una condizione indesiderabile, liberando il popolo dei tifosi d’anni di sofferenze e umiliazioni.
È vero però che prima di ogni gara i tifosi invocano con il canto la “madonnina dei riccioli d’oro”; che allo stadio le bestemmie sono diminuite; che il cappellano del Brescia calcio sta pensando di dotare i futuri giocatori con un kit comprendente rosario, candela da accendere e boccetta di acquasanta. Sorridete pure! Che tristezza, però, dover pensare ad un prossimo anno in cui dover ancora inseguire la salvezza sportiva. A meno che: Dio salvi il Brescia!