di MARIO NEVA
17 mar 2015 00:00
Delusione... quel bacio in Consiglio
Durante l'ultimo Consiglio comunale Laura Gamba (M5S) e Donatella Albini (Al lavoro con Brescia) hanno dimostrato la loro vicinanza al vice-sindaco Laura Castelletti, chiamata in causa dal consigliere Nicola Gallizioli per un post intitolato "Se fossi stata lesbica"
L’evento storico della sala consigliare di Brescia meritava un post, un invito a Porta a porta, a Quarto grado, a Chi l’ha visto, un intervista su Chi, un viaggio di nozze su Costa crociere all’Isola del Giglio. Che si tratti di una rivoluzione censurata drasticamente è certo; fino a non troppo tempo fa, parlo del lontano XX secolo,e penso a Romero, Gandhi. Luther King, gli esseri umani subivano il martirio in nome della verità, Teresa di Calcutta serviva i moribondi, adesso prevale il tema della libertà dei diritti, di essere cioè diversi da quello che si è in realtà. Si tratta di un coraggio Titanico del tipo sturm und drang.
Che sia Dio o la natura non importa più, in principio è il Web, quel grande strumento di libertà che ci immette in un mondo virtuale. Spero che le due consigliere riescano a sostenere senza squilibri psicologici e derive morali il peso del gesto compiuto, la memoria, soprattutto ad una certa età, è inesorabile; riflettano a posteriori sull’importanza storica del loro gesto. C’è chi diventa milionario e famoso senza aspettarselo e soprattutto c’è sempre tempo per farsi una morale, un punto di vista personale sulle cose, …il tempo è uno spazio aperto.
Il nemico da combattere è dunque Gallizioli. Nomino il personaggio perché ho avuto il dono, qui non scherzo, di presiedere il suo matrimonio alcuni anni fa con una gentilissima ragazza della Noce. Decisamente un bel matrimonio. Infatti far parte della lega non è un impedimento per l'amore e per ricevere i sacramenti. E’ bensì un impedimento per la cultura, la filosofia e la teologia fondamentale, un impedimento per la conoscenza del mondo e per il futuro dell’Italia, non altro. Volevo dire che nella questione Gallizioli ha ragione. Quando abbiamo preparato il matrimonio, il punto di partenza era il Creatore con la Natura che continuamente Egli crea, il tema era Gesù alle nozze di Cana, un amore che costruisce.
La sentenza di Gesù, l’uomo non separi ciò che Dio ha unito, i due diventeranno una cosa sola, una sola carne, sintetizzava il nostro percorso. Naturalmente vale il contrario … l’uomo separi ciò che Dio non ha unito. Quindi ammettiamo che si debba lavorare sulle coppie di fatto e, con un impegno particolare, sui figli che ne derivano. Consideriamo le coppie gay come un dato di fatto … Evidentemente si sta preparando una ulteriore frattura italiana come già sul tema dell’aborto. Infatti allora si poteva promuovere una cultura dell’accoglienza della vita coraggiosa e di vaste proporzioni, una depenalizzazione che prendesse coscienza delle reali situazioni di fatto, senza il bisogno ‘socialista’ di creare una legge ingiusta che di fatto incoraggia il crimine.
Noi preghiamo per la Bonino e per tutti coloro che si avvicinano alla morte, anche il nostro turno è prossimo. Non esiste legislazione umana che possa pretendere di scavalcare la coscienza e la verità di Dio. Al Parlamento Europeo e all'ONU ci rimproverano per questo, ma siamo noi ad avere ragione. In fondo a questo percorso si aprono le porte della Misericordia.
MARIO NEVA
17 mar 2015 00:00