Comunicare l'impresa
Se è vero che le parole veicolano ed esprimono il nostro pensiero, è altrettanto vero che esse dicono chi siamo, ragion per cui ciò che esprimiamo ha un peso, e parimenti ciò che non esprimiamo o lasciamo intendere tramite espressioni del volto o del corpo. Se ciò è vero per le persone, non può non esserlo per le imprese, comunità organizzate di persone che svolgono attività economiche. Le parole sono generative, dinamiche, suscitano riflessioni e creazioni azioni e reazioni, e sono dunque un potentissimo strumento nelle nostre mani, da maneggiare con dovuta attenzione e responsabilità, per orchestrare comportamenti, anche imprenditoriali, da esse conseguenti, che siano rappresentativi del nostro pensiero e delle nostre intenzioni. P. Watzlawick ha sostenuto che non si può non comunicare e che ogni comunicazione si organizza in un contenuto ed in una relazione.
Cosa significa ciò all’interno delle nostre organizzazioni imprenditoriali? Significa ricordare la sottile linea di confine tra comunicare ed informare e riconoscerne i presupposti e strumenti diversi. Se comunicare presuppone il dialogo, informare può limitarsi al solo monologo. Se comunicare si costruisce su una relazione, informare può esser la semplice nozione codificata, senza coinvolgimento o partecipazione generativa alcuna. E nelle imprese non può esistere comunicazione, interna ed esterna, senza che vengano nutriti i rapporti dialogici tra gli assetts organizzativi che alimentano la gestione e tra tutti gli stakeholders con cui l’impresa si interfaccia nel suo territorio (clienti, fornitori, portatori di interesse, comunità civile, mercato, Stato, etc…).
Se informare è talvolta funzionale, non è sufficiente per la crescita dell’impresa, ed al contrario è limitante, porta al pericoloso rischio dell’implosione in quanto fortemente connesso all’autoreferenzialità, all’esclusione degli altri dal percorso di crescita dell’impresa. Saper comunicare è imprescindibile perché la comunicazione è la funzione strategica con cui l’impresa rende nota la sua identità, anche organizzativa, e recepisce, in modalità interattiva, le istanze dei collaboratori e dei terzi a vario titolo interessati alle sue attività. Comunicare è la via tramite cui rendersi attuali e rinnovati nella propria dimensione imprenditoriale, è garanzia di riconoscibilità, attrattività e generatività civile. Comunicare presuppone ed al tempo stesso alimenta il senso di appartenenza degli interni e l’istintiva affiliazione degli esterni, tutti ingaggiati, proattivi nel fare impresa. E voi, nelle vostre imprese, informate o comunicate?