di GIUSEPPE ARRIGHETTI
14 apr 2016 00:00
Christo: occasione per il futuro
Francamente, quando erano trapelate le prime indiscrezioni sul progetto di Christo per realizzare una passerella galleggiante tra Sulzano e Monte Isola, pochi o pochissimi avevano intuito quel che si sarebbe scatenato...
Soltanto quando è stato avanzato il paragone con l’Expo, l’intera provincia di Brescia, e la sponda del lago di Iseo in particolare, hanno iniziato a capire quel che si prospettava loro: un’occasione unica, straordinaria e irripetibile per farsi conoscere e apprezzare dai viaggiatori di tutto il mondo.
Perché con Christo la dimensione è davvero globale: i flash a Santa Giulia in città per l’inaugurazione della sua mostra sembravano quelli dei red carpet.
Il problema, quindi, non è più far sapere, in Italia e all’estero, che esiste un lago chiamato Sebino, ma è gestire l’arrivo delle persone, accoglierle al meglio e offrire loro una vacanza che sia la più soddisfacente possibile.
La decisione iniziale dei Comuni del lago di gestire in house, quasi in economia, l’intero evento, è stata provvidenzialmente corretta dall’entrata in campo della Prefettura, cioè del governo: non perché i Sindaci non siano in grado di affrontare le questioni legate all’accoglienza, ma perché strutturalmente, per un evento così, le forze municipali non sono sufficienti.
Oggi, dicono gli esperti del settore, i viaggiatori cercano “il turismo esperienziale”.
Ecco, camminare sull’acqua è un’esperienza che difficilmente potrà essere ripetuta in altre parti del mondo e nel futuro prossimo, tanto che si prevedono un milione di visitatori concentrati fra il 18 giugno e il 3 luglio.
Treni e battelli sono stati potenziati limitatamente a questo periodo, ma forse poteva essere l’occasione giusta per investire su una viabilità più fluida tra la Franciacorta e la Val Calepio e su infrastrutture “light” come nuove ciclovie per rendere veramente la bicicletta un mezzo di trasporto e non solo uno svago. Far uscire l’aeroporto di Montichiari dal suo bozzolo è un miracolo che non è riuscito nemmeno all’artista bulgaro newyorkese. E quando il telo color giallo oro smetterà di emanare i suoi bagliori, che cosa resterà nelle mani degli albergatori? Tutti hanno alzato i prezzi, qualcuno ha decisamente esagerato pur avendo la possibilità di ribaltare la regola secondo cui “più rimani meno paghi”.
Sarebbe stato un esperimento interessante proporre la formula “più rimani più paghi, perché io ho bisogno di ospitare il maggior numero possibile di persone potendo offrire la mia professionalità e un lago che, adesso, se la può giocare con chiunque”. Nessuno ha avuto così tanto coraggio, quel coraggio con cui milioni di persone sono richiamate da Christo.
GIUSEPPE ARRIGHETTI
14 apr 2016 00:00