Christo, dopo Christo
È tornata la calma sui flutti del Sebino. Dopo la bolgia da un milione e 200mila visitatori Montisola ha ritrovato il suo splendido isolamento e Sulzano la vivibilità di sempre... L'editoriale del n° 27 di "voce" è di don Adriano Bianchi
Serve qualcosa che affranchi il Sebino dal luogo comune di lago per la villeggiatura dei pensionati e che apra a prospettive di mercato e d’interesse inedite. Il tempo per l’operazione è breve perchè l’effetto mediatico si esaurirà presto. Se la sfida (come già scritto da queste colonne) è il “dopo Christo”, questo è il momento di essere pronti. Forse dopo Christo ci vorrebbe un altro Christo, un’altra idea artistica forte e ardita, un’altra prova che incroci territorio, visione estetica e popolo e che magari confermi e identifichi Montisola e il lago come set ideale per l’arte in una particolare vocazione, certo originale, attorno a cui costruire il processo di sviluppo del turismo. Christo potrebbe lanciare l’idea? Lui che ha amato questo lago, sarebbe il testimonial più autorevole di questo nuovo corso, magari verso altri artisti nel mondo che sul Sebino potrebbero trovare una casa accogliente.