Impresa e cooperazione
Mi sono ritrovata a leggere nei giorni scorsi la Carta dei Valori del Credito Cooperativo, la quale si fonda sul primato e centralità della persona, impegno, autonomia, promozione della partecipazione, cooperazione, utilità-servizio-benefici, promozione dello sviluppo locale, formazione permanente e soci. Impronta civile d’impresa, partendo dalla centralità della persona. E mi sono posta due riflessioni in particolare, che con voi vorrei condividere, allargando la visione ad un orizzonte più ampio: quanto profonda e radicata sia nella cooperazione il tema della motivazione e quanto forte sia l’impegno verso la comunità. Se riflettiamo in relazione al primo dei due, la motivazione è fortemente intrinseca, creandosi un vero e proprio processo di identificazione e appartenenza capace di generare soddisfazione, sviluppo, sfida, dimensione di senso molto profondi. E gli ancoraggi con il sistema delle ricompense e incentivi è immediato e consequenziale: il riconoscimento economico non è sufficiente, e certamente assumono grande rilievo incentivi non materiali quali gratificazione morale, stima, prestigio, familiarità degli atteggiamenti, non quantificabili nei classici premi o incentivi monetari. È quella parte di impercettibile o non evidente ma di grande significato, quell’eccedenza di valore che può muovere davvero le montagne.
E il più importante meccanismo che spinge i soggetti al raggiungimento degli obiettivi organizzativi altro non è che “la lealtà nei confronti dell’organizzazione”, così insegnano C. J. Barnard e H. Simon. Pensando dunque, poi, all’impegno verso la comunità, esso è fondativo, è costitutivo, è anima, motore, spinta molto forte per le attività cooperative e non potrebbe essere diversamente, se la cooperazione mette al centro dell’interesse il socio in quanto persona, e le persone, che danno forma tramite la cooperazione all’idea di impresa come organizzazione di uomini finalizzata, fanno le comunità stesse in cui vivono. È una profonda logica di partnership, con le persone ed il territorio, a mutuo beneficio, creando vantaggi per le comunità locali di cui sono, proprio attraverso i soci, espressione diretta. Ma, volendo fare esercizio di astrazione e mobilità e spostare il punto di attenzione e vista a tutte le forme di impresa, di qualunque natura, tutto ciò ha un senso e trova spazio nelle vostre imprese? Quanto è radicata la dimensione profonda della motivazione ed appartenenza dei vostri collaboratori a ciò che come imprese siete e fate? E la vostra responsabilità sociale, meglio civile, di impresa, perché questo è, come si manifesta?