Brescia tra sogni e bisogni
I sogni sono desideri di felicità! Inutile nascondersi che la nuova gestione del Brescia calcio targata Massimo Cellino, nuovo presidente plenipotenziario, ha portato nel cuore dei tifosi la speranza di un futuro sportivo tra le grandi del calcio italiano
I sogni sono desideri di felicità! Inutile nascondersi che la nuova gestione del Brescia calcio targata Massimo Cellino, nuovo presidente plenipotenziario, ha portato nel cuore dei tifosi la speranza di un futuro sportivo tra le grandi del calcio italiano. Il sogno dei tifosi è poter vedere giocare il Brescia contro Juventus, Napoli, Inter … anziché come avviene da troppi anni contro l’Entella, il Carpi o il Pisa. Ma ci vuole tempo prima che i progetti si realizzino! Sarebbe un errore pensare che da solo il nuovo allenatore Marino possa determinare la promozione in Serie A. Sono tanti gli ambiti di intervento a cui una società sportiva deve fare fronte: la stabilità finanziaria, il gruppo dirigenziale, i giocatori e l’allenatore. La parte finanziaria ha trovato in Cellino un investitore-imprenditore che ben conosce il proprio mestiere. Restano purtroppo lontani tutti gli imprenditori bresciani. E dovremmo interrogarci sul perché di queste assenze. Il gruppo dirigenziale è stato completamente rinnovato in pochi mesi. Ma ci vorrà tempo perché prenda confidenza e dialoghi con la realtà bresciana. I dirigenti danno stabilità e prospettive di cammino a lungo termine. Da loro dipende la possibilità di successo.
Squadre come il Chievo ed il Sassuolo, piccole e sconosciute, ci hanno insegnato molto in questi anni. E i giocatori che non vincono? Cellino ha iniziato la sua presidenza a fine agosto quando ormai l’ossatura della squadra era già stata costruita e i giocatori più interessanti erano già stati piazzati in altri club. Per le società di provincia come il Brescia è un sogno possedere campioni alla Baggio o alla Pirlo. Altri tempi! Oggi invece nel Brescia si naviga a vista scommettendo sui giovani, nella speranza di poterli “rivendere” a buon prezzo per mantenere tutta la società sportiva. Ed ecco arrivato ora Pasquale Marino. Persona molto seria e molto stimata nell’ambiente sportivo. Ma lui cosa può fare? Ascoltare i sogni dei tifosi e guardare con più lucidità ai bisogni di una squadra. Gli hanno concesso 18 mesi per fare un miracolo e portare il Brescia in Serie A nel maggio 2019. Marino è un tassello nel progetto complessivo della società, ma anche l’unico sarto che possa cucire un abito di festa a un gruppo di giocatori e all’intera tifoseria bresciana. Molti vorrebbero vittorie immediate mentre lui dovrà plasmare i giocatori che il prossimo anno formeranno il gruppo vincente. Un’impresa titanica! Sì, è davvero difficile combinare i sogni con i bisogni!