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di CLAUDIO PAGANINI 07 feb 2019 09:55

Beati i primi... in classifica

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Beati i primi in classifica perché di essi è la speranza della Serie A

Beati i primi in classifica perché di essi è la speranza della Serie A. Perdonate la similitudine col brano evangelico delle beatitudini. Ma i tifosi bresciani da oltre un decennio non assaporavano la gioia di vedere l’amata squadra di calcio al primo posto in classifica nella serie cadetta. Vero che siamo poco oltre la metà del campionato, ma non è un caso questa posizione in classifica. In campo vediamo una squadra ben assemblata con giocatori di qualità e tanta voglia di vincere; in panchina c’è un allenatore bresciano, Eugenio Corini, con grande competenza e grandi valori umani e sportivi; c’è poi anche un gruppo dirigenziale che guarda al futuro investendo (non era mai successo Brescia) anche su strutture di proprietà con un nuovo Centro sportivo a Torbole Casaglia e con il desiderio di migliorare anche lo Stadio Rigamonti in vista dei possibili mach del Brescia calcio contro Juventus, Milan, Inter... Atalanta !!! Tanto di capello al presidente Cellino! In pochi mesi ha avuto la forza di iniziare un cammino con obiettivi sportivi quanto mai ambiziosi. E con un pizzico di fortuna si stanno avverando prima del previsto. Ma questo potrebbe non bastare. Un uomo venuto da lontano, un presidente profondo conoscitore del calcio e degli affari, dovrà fare i conti con il poco amore dei bresciani per la propria squadra cittadina. Se il sogno dovesse realizzarsi, e facendo i debiti scongiuri la Serie A venisse raggiunta, dal prossimo settembre si triplicheranno le presenze allo stadio arrivando fino a 20mila spettatori. Sarà un popolo di tifosi bresciani che tiferà contro i bresciani perché di fede juventina o milanista o interista. Su questo tema servirà una grande riflessione per ridare ai bresciani la gioia e l’orgoglio d’essere bresciani e amare la squadra della propria città. Se una squadra è debole, è perché la sua città, i suoi tifosi, i suoi sponsor sono deboli. La beatitudine d’essere primi classifica in Serie B lascerà spazio alla sofferenza e alla lotta quotidiana per non essere gli ultimi in Serie A. E non si potrà dire in quel caso “beati gli ultimi” perché sarebbe la condanna a retrocedere di categoria. Beati i primi classifica, allora! Diciamolo agli amici al bar come pure alle mogli che vedono l’euforia dei mariti. Diciamolo ai parroci affinché si preparano a suonare le campane a festa. Diciamolo ai vicini di casa o ai colleghi di lavoro. Diciamolo con una vita gioiosa: beati i primi classifica. E il Brescia calcio lo è! Speriamo che duri!

CLAUDIO PAGANINI 07 feb 2019 09:55