Anne Zell lascia Brescia
La salutiamo con sincera amicizia, assicurandole il nostro costante ricordo nella certezza, condivisa e convinta, che potremo sempre incontraci nella preghiera e augurandole che anche dove andrà possa gettare semi che diano frutti
Momento di cambiamento per la Chiesa valdese di Brescia: dopo undici anni la pastora Anne Zell si trasferisce a Como. Un passaggio che certo rientra nello spirito di servizio alle comunità cristiane che tutti i ministri vivono con animo aperto e disponibile, ma che suscita in noi un po’ di rimpianto e di nostalgia. Con lei abbiamo percorso un lungo tratto del cammino ecumenico bresciano e abbiamo condiviso moltissime esperienze che hanno via via arricchito il dialogo e consolidato i rapporti con la Chiesa valdese, presente a Brescia da più di un secolo e la prima con cui si è intrapreso un percorso di conoscenza e di relazioni che ormai dura da decenni. Anne si è inserita in questa tradizione con immediata determinazione e profonda sensibilità, testimoniando sempre la sua sincera passione ecumenica e coniugandola con l’attenzione e la cura per la sua comunità che ha guidato con mano ferma e spirito sereno anche nella esperienza dell’integrazione tra le diverse anime che la compongono. Infatti, oggi, quasi la metà dei membri è composta da evangelici che provengono da esperienze di chiesa molto diverse: soprattutto africani, ma anche latino-americani ed europei.
È ben comprensibile, quindi, che guidare tutti a diventare una comunità coesa e solidale è stato un impegno non facile: Anne lo ha svolto, sostenuta da una profonda spiritualità, con animo mai remissivo, sempre disponibile al confronto, però deciso nel sostenere le sue idee, in modo cordiale, con il suo sorriso accogliente e sincero, quasi disarmante nella sua amabilità. A questo proposito ricordiamo quanto ha detto in occasione del centenario della fondazione della Chiesa a Brescia nel 2015, proprio sul tema dell’integrazione: “... essere chiesa insieme non è la via più facile, richiede una continua mediazione, un cammino che impegna tutti, ma è bello vedere che una chiesa con radici antiche è riuscita a adattarsi alla nuova realtà di oggi”. E questa speranza di riuscire a essere “chiesa insieme” ha guidato Anne anche nei suoi rapporti all’esterno della comunità valdese e nei contatti con le realtà ecclesiali e civili della città per costruire sempre ponti che aiutassero ad avvicinarsi e a superare ostacoli e incomprensioni. La salutiamo con sincera amicizia, assicurandole il nostro costante ricordo nella certezza, condivisa e convinta, che potremo sempre incontraci nella preghiera e augurandole che anche dove andrà possa gettare semi che diano frutti come quelli maturati a Brescia.