Ancora bulli
Sul sito generazioni connesse si trova tra l’altro un interessante vademecum, una “Guida operativa per conoscere e orientarsi nella gestione di alcune problematiche connesse all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani
“Zappando” tra i siti di informazione, nei giorni scorsi si poteva incontrare questa notizia: “Bimba tenta il suicidio prima del suo compleanno. Veniva bullizzata a scuola”. E la prima parola che colpisce è “bimba”, perché lascia immaginare una vittima molto piccola. In effetti si tratterebbe (il condizionale è motivato dalla difficoltà di verificare la notizia, che su un sito è anche bollata come “fake”) di una bambina di 10 anni, inglese, la quale – secondo la cronaca – avrebbe preso delle pillole e sarebbe per questo finita in ospedale. La causa, a detta della madre, sarebbe da cercare in atti di bullismo subiti a scuola. Vera o no che sia la notizia, è indubbio che non si possa far calare l’attenzione sul tema del bullismo – e del cyberbullismo – nelle aule scolastiche e non solo. Come noto, si tratta di fenomeni diffusi e nei confronti dei quali proprio la scuola può e deve operare in difesa dei più piccoli. Da tempo è in atto una mobilitazione importante sull’argomento, con associazioni che fanno molto – una su tutte Telefono Azzurro – i media che ne parlano, le istituzioni che si attrezzano a cominciare dalla formazione degli educatori. Un nuovo segnale in questa direzione è la recente riunione al ministero dell’Istruzione dei referenti degli Uffici scolastici regionali per il bullismo e il cyberbullismo con l’obiettivo di aggiornarsi sugli ultimi dati relativi alle attività della piattaforma dedicata agli insegnanti nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse,” per l’uso consapevole del web e la sicurezza su internet, programma coordinato dal Miur e co-finanziato dalla Commissione europea. Nel biennio 2017-2018 – questi i dati diffusi dal Ministero – sono stati 7.331 i docenti che si sono iscritti alla piattaforma.
Sul sito generazioni connesse si trova tra l’altro un interessante vademecum, una “Guida operativa per conoscere e orientarsi nella gestione di alcune problematiche connesse all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani”. Riporta in modo organizzato informazioni e indicazioni operative rispetto a problematiche quali: il cyberbullismo, i siti pro-suicidio, i siti pro-anoressia e pro-bulimia, il gioco d’azzardo online, la pedopornografia online, l’adescamento online, il sexting, il commercio online, i videogiochi online e la dipendenza da Internet. Per genitori e insegnanti e in generale per chi opera come educatore la Guida è uno strumento molto utile.