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Brescia
di CLAUDIO PAGANINI 13 feb 2020 09:32

All’ultimo minuto

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Per gli sportivi bresciani l’ultimo minuto sta diventando fatale! Soprattutto domenica scorsa gli ultimi minuti di una gara sportiva hanno generato sentimenti contrapposti; tanta frustrazione e amarezza al Rigamonti e gioia immensa al Palazzo del basket

Per gli sportivi bresciani l’ultimo minuto sta diventando fatale! Soprattutto domenica scorsa gli ultimi minuti di una gara sportiva hanno generato sentimenti contrapposti; tanta frustrazione e amarezza al Rigamonti e gioia immensa al Palazzo del basket. La squadra cittadina di calcio, quest’anno, per 6 o 7 volte ha incassato un goal negli ultimi minuti di gara. Ed ora è in fondo alla classifica. Nel basket, viceversa, sempre domenica a due ore distanza, dopo un’intera gara in svantaggio, negli ultimi 60 secondi hanno conquistato “miracolosamente” la vittoria. Non è la prima volta che accade quest’anno ed ora sono terzi in classifica. Come è possibile che dei professionisti fatichino a gestire gli stati d’animo legati all’ultimo minuto di gara? Il successo di una squadra è legato alla qualità dei giocatori, alla tattica dell’allenatore, al fattore campo e tifoseria … ma quell’ultimo minuto di una gara che crea tanta ansia o speranza alla tifoseria, per un giocatore è causa di un’immensa tensione psicologica. È un male curabile? Prima di sparare pensa, ci ricorda una canzone di Fabrizio Moro. Eppure, nello sport, quando giungi all’ultimo minuto non c’è spazio per pensare. Anzi, più pensi più diventi schiavo della paura e della ragione. Un giocatore, giunto all’ultimo minuto deve sgombrare la mente da ogni pensiero. Se pensi non giochi e se non giochi perdi la gara. Sono gli attimi in cui emerge il valore umano della persona, quando consente al cuore di generare una forza ed un coraggio sovrumani. I gesti atletici appartengono all’esperienza quotidiana, le strategie e gli schemi di gioco sono ben rodati, ciò che serve è serve buttarsi a capofitto seguendo il desiderio di vittoria. Anzi, si osa sempre di più nell’ultimo minuto perché si è convinti di poter vincere. I perdenti non sono fatti per lo sport. Chi gioca per perdere non sta giocando ma sta offendendo l’impegno dei suoi avversari.  Anche nei film, i buoni arrivano sempre all’ultimo minuto e ci hanno insegnato che la speranza è l’ultima cosa a morire. Anche le conversioni dei peccatori,  spesso avvengono all’ultimo minuto. Oggi molti confidano soltanto in un possibile miracolo perché la squadra di Cellino non retroceda in serie B. Negli ultimi anni si è raggiunta la vittoria per non retrocedere proprio nell’ultima gara, negli ultimi minuti. Anche per questo gli sportivi domandano preghiere … Ma i miracoli avvengono soltanto quando anche l’uomo fa la sua parte. Aiutati che il ciel ti aiuta.

CLAUDIO PAGANINI 13 feb 2020 09:32