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di PAOLA ZINI 10 ott 2024 09:18

Adulti, ci siete?

Chi è l’adulto? Quando si diventa adulti? Oggi è molto difficile delimitare questa età della vita. Il dato di realtà ci porta a riconoscere l’elasticità e l’allungamento della condizione adulta, con la conseguente difficoltà a definirne i confini. Non è più possibile parlare di una età adulta, connotata chiaramente dalle sue caratteristiche cronologiche e distintive: abbiamo una adolescenza che si prolunga nel tempo, così come una vecchiaia che giunge sempre più tardi. In altri termini, quando parliamo di età adulta consideriamo un periodo contrassegnato da segmenti di tempo di difficile classificazione. Sembra che siano saltati i riti di passaggio al mondo adulto: l’entrata nel mondo del lavoro, l’autosufficienza economica, il matrimonio e la genitorialità.

Questi life-markers non rivestono più l’importanza che avevano fino ad alcuni decenni fa, hanno perso il loro valore. Lo testimonierebbero la difficoltà di progettare il legame matrimoniale/familiare, la precarietà della stabilità della vita domestica, gli ostacoli che si frappongono all’esercizio dei ruoli genitoriali, la fine dell’idea di un lavoro fisso e stabile. Il contesto attuale sembra essere contraddistinto dalla provvisorietà: questi ambiti di vita hanno perso i tratti della stabilità, per assumere quelli dell’imprevedibilità, della fuggevolezza, della fragilità. Si può, in tal senso, sostenere che sia in crisi la capacità progettuale. Al suo posto abbiamo l’esaltazione della libertà, intesa nell’accezione di non avere vincoli e limiti. Stiamo assistendo all’affermazione dell’individuo e della sua libertà, lasciando sullo sfondo la società e le responsabilità verso di essa.

Vi è una sorta di autoreferenzialità nell’adulto di oggi, incapace di cogliere le relazioni di interdipendenza tra sé e l’ambiente circostante. Il quadro delineato ci porta a problematizzare la visione dell’età adulta come il compimento della crescita, riconoscendo il costante processo di perfezionamento umano, che dura lungo l’intero corso della vita. L’adulto, dunque, non è colui che conquista la maturità una volta per tutte, bensì egli si trova a raggiungere uno stato di equilibrio dinamico, soggetto a trasformazioni. Anche l’età adulta, pertanto, è contrassegnata da crescita, evoluzione, insieme a crisi e cambiamento. Ne consegue come l’adulto abbia bisogno di educazione, affinché possa diventare un adulto consapevole del proprio stato, dei propri limiti, ma in grado di cogliere nuove opportunità. Solo così avremo adulti generativi, che riconoscono le responsabilità verso le nuove generazioni e se le assumono, lavorando per la loro crescita e formazione, senza abdicare alla loro presenza, affrontando le difficoltà del nostro tempo di vita.

PAOLA ZINI 10 ott 2024 09:18