Adro: i bambini hanno la loro scuola
Dopo più di sei mesi, finalmente la scuola dell’infanzia riapre! Con tutte le attenzioni e gli accorgimenti necessari, dovuti alla nota emergenza sanitaria del Covid-19, ma riaccogliendo finalmente le bambine e i bambini e le loro insegnanti. Ovviamente, da una parte c’è grande gioia nel ritrovarsi; dall’altra, c’è un po’ di trepidazione per le novità che questa riapertura necessariamente comporta. La prima e più importante attenzione, che andiamo ripetendo da tempo, è quella di mettere al centro i bisogni dei bambini e i loro desideri: quella è la nostra missione, da lì dobbiamo ripartire! Questo è quanto stanno facendo, con fatica ma con moltissimo entusiasmo, le 255 scuole dell’infanzia paritarie della nostra provincia aderenti alla Fism, la Federazione italiana scuole materne, cui sono annessi circa 80 asili nido e servizi per la prima infanzia: senza dubbio, la realtà scolastica ed educativa più diffusa e radicata del nostro territorio. Per fare questo, per fare una “scuola nuova”, è necessario quello che è stato definito un “patto di corresponsabilità”; che, in termini educativi, potremmo chiamare un’alleanza tra scuola, famiglia e comunità: in realtà, non si tratta di una novità, ma in tempo “post coronavirus” assume certamente una rilevanza ancor più significativa. Serve, insomma, una forte collaborazione tra scuola e territorio, che devono remare dalla stessa parte; se nel complesso questa collaborazione sta funzionando bene, devo ahimé riscontrare un’eccezione: si tratta di quanto sta succedendo nel Comune di Adro, dove l’Amministrazione comunale, a pochi giorni dall’inizio della scuola, ha messo i sigilli ai locali che da sempre ospitano le attività scolastiche dei bambini nel Comune franciacortino.
La situazione è precipitata negli ultimi giorni, ma è da alcuni mesi che è in corso una interlocuzione tra l’Amministrazione comunale, che è proprietaria dell’edificio, e la Fondazione “La Vittoria” (supportata dalla Fism), ente no profit gestore della scuola dell’infanzia paritaria. Parliamo di una scuola di qualità, molto apprezzata dalle famiglie, che è presente ad Adro dal 1903 e che svolge un servizio pubblico fondamentale. Il casus belli è rappresentato dal fatto che il Comune ha costruito un nuovo edificio, pronto per l’avvio di questo anno scolastico, destinato inizialmente ad ospitare la Fondazione “La Vittoria”. Quando, tuttavia, ci si è trovati sul punto di formalizzare la nuova convenzione per il trasferimento della scuola (quella attuale è valida fino al 2023), sono iniziate le incomprensioni: l’Amministrazione comunale, infatti, ha sottoposto alla Fondazione alcune richieste oggettivamente inaccettabili, perché avrebbero comportato una modifica sostanziale della Fondazione stessa, fino, addirittura, alla sua estinzione. La Fondazione, pertanto, per salvaguardare se stessa e la propria autonomia, ha declinato queste proposte, manifestando tuttavia sempre la massima disponibilità a proseguire l’interlocuzione per giungere ad una positiva soluzione. Il Tar Lombardia, nella giornata di mercoledì 2 settembre – anche alla luce delle ultime valutazioni tecniche che erano state a suo tempo compiute da Regione Lombardia, secondo le quali l’edificio risulta a basso grado di vulnerabilità sismica – ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza: i bambini hanno di nuovo la loro scuola! L’auspicio, ora, è quello che si rimettano davvero al centro i bambini, che non meritavano di essere oggetto – loro malgrado – di questa contesa: loro sono i nostri semi più preziosi e meritano l’attenzione di tutti noi adulti per poter crescere serenamente. Speriamo vivamente, per il bene di tutti, che sia ora possibile ricostruire positivi rapporti di collaborazione con l’Amministrazione comunale: la disponibilità della Fondazione “La Vittoria” e della Fism c’è!