lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di LUCIANO ZANARDINI 19 feb 2025 15:55

Abitare lo sport

Ascoltare l’ennesima espressione ingiuriosa risuonata in un campetto della nostra provincia fa male. A pronunciarla è un guardalinee della squadra di casa che ha impiegato meno di un tempo per litigare con l’arbitro e finire dietro la rete di recinzione con, in premio, un cartellino rosso. Probabilmente, una volta a casa, lo speriamo, avrà ripensato alla sciocchezza commessa davanti a bambini di prima e seconda elementare. Probabilmente si sarà pentito. E probabilmente la sua squadra avrà deciso di multarlo e, magari, in futuro gli impedirà giustamente di ricoprire quel ruolo. Probabilmente il consiglio dell’oratorio si interrogherà su come far risplendere il progetto educativo anche su un terreno di gioco. Non lo possiamo sapere, ma almeno possiamo esprimere un auspicio e possiamo provare a interrogarci visto che, purtroppo, non parliamo di casi isolati. Chi scrive è un po’ in difficoltà perché, da tempo, sostiene che lo sport e la scuola siano ambiti da presidiare e da curare. È lì che si impara a crescere, è lì che si diventa uomini e donne. Lasciamo la scuola ad altre riflessioni e proviamo a focalizzare l’attenzione sulla pratica sportiva molto diffusa nei nostri oratori.

Forse negli ultimi anni l’abbiamo un po’ subita e non incoraggiata. Abbiamo delegato agli esperti la crescita dei nostri figli, perdendo di vista l’aspetto educativo che è prioritario in un contesto come quello oratoriano. Lo sport è anche luogo di incontro di culture e terreno di confronto. Lo scorso maggio a Roma si è tenuto il convegno, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, “Osservare lo sport oggi. Capire perché è così popolare. Identificare i suoi rischi. Valutare la sua rilevanza per la costruzione di una società più fraterna, tollerante ed equa. Discernere come Dio si manifesta in questa manifestazione culturale”.

Due sono le domande fondamentali emerse: che cosa ha da dire lo sport alla Chiesa? Che cosa ha da dire la Chiesa allo sport? Nella Visita ad Limina dei Vescovi Lombardi, tra le tante sottolineature, venne evidenziata proprio l’attenzione di “abitare lo sport, che è la cultura più popolare”. La Chiesa ha il compito di umanizzare lo sport, perché vincere non è l’unica cosa che conta.

LUCIANO ZANARDINI 19 feb 2025 15:55

Ancora Nessun Commento

Scrivi un commento qui (minimo 3 caratteri)