A Messa ci torneremo con le regole
Ci dovremo attrezzare per le Messe: numeri chiusi, posti assegnati, entrata e uscita regolamentata, dispositivi di protezione, volontari e sanificazione frequente. O così o dovremo aspettare il vaccino. Saremo pronti?
Per i cristiani il tema delle Messe con la presenza del popolo è vitale . Forse non è tra le prime preoccupazioni del Governo mentre elabora la fase 2, ma per i credenti, sacerdoti in primis, lo è e si vede. Ne ha fatto accenno anche il Papa qualche giorno fa, in una Messa mattutina, parlando di una Chiesa senza sacramenti: “E questa non è la Chiesa: questa è la Chiesa di una situazione difficile, che il Signore lo permette, ma l’ideale della Chiesa è sempre con il popolo e con i Sacramenti. Sempre”. Il richiamo è forte e gli echi non sono mancati.
Vale la pena però ricordare che il tema va affrontato nella sua complessità.
Bando quindi alle semplificazioni dei tradizionalisti che ne fanno una bandiera per colpire la Chiesa e il Papa, quasi a dire che la gerarchia sia prona alle regole imposte dalle autorità civili. Chissà se qualcuno di questi ha pianto la morte di un parente in questo tempo, forse avrebbe una percezione diversa di come non ci si può permettere di essere superficiali. Bando poi alle strumentalizzazioni politiche di chi si ammanta di vernice cattolica a proprio uso e consumo. Sarebbe bello sapere se a Messa poi ci va davvero tutte le domeniche e se anche questa lotta è solo una facciata a scopo elettorale.
Sono convinto che a Messa dobbiamo tornarci, e in fretta. L’Eucarestia fa la Chiesa e solo la Chiesa, popolo di Dio, fa l’Eucarestia. Ne abbiamo bisogno. Ma in che modo potremo tornarci? In questo tempo urge essere propositivi ed esigenti. Ci torneremo con delle regole stringenti, le proporremo agli organi competenti e le dovremo rispettare. Ci dovremo attrezzare per questo: numeri chiusi, posti assegnati, entrata e uscita regolamentata, dispositivi di protezione, volontari e sanificazione frequente. O così o dovremo aspettare il vaccino. Saremo pronti? Intanto chiederemo alle autorità competenti e agli esperti di vagliare le proposte. Lo sta facendo la Cei e lo sta facendo la Diocesi. Ma poi bisognerà starci. Ci saranno sanzioni? Sì, già ci sono e ce ne siamo accorti. Gli sconti non sono ammessi per nessuno.