A chi fanno paura i pacifisti?
Ad oltre cinquanta giorni dall’invasione militare russa in Ucraina non accennano a placarsi le invettive nei confronti dei pacifisti. Una lunga lunga serie di epiteti è stata impiegata per etichettarli (putiniani, pacifisti in poltrona, equidistanti, ecc.) tanto che si ha l’impressione che vari opinionisti che pontificano in tutte le reti televisive temano più i pacifisti della guerra. Sorge spontanea una domanda: a chi fanno paura i pacifisti? Fanno paura a tutti quelli che ritengono necessario inviare armi all’Ucraina perché ricordano che l’Italia non solo non manda armi ai popoli aggrediti ma continua a fornirle a Stati aggressori come Israele che reprime la popolazione palestinese, la Turchia che cannoneggia i curdi, il Marocco che rinchiude i saharawi, l’Arabia Saudita che bombarda gli yemeniti. Fanno paura a tutti quelli che pensano che è solo inviando armi che si può sconfiggere Putin perché ribadiscono che non c’è nessuna vittoria con migliaia di morti e città devastate. E l’unica soluzione alla guerra è fermarla portando le parti alle trattative anche con sanzioni dure.
Fanno paura a tutti quelli che per anni hanno corteggiato Putin perché hanno sempre denunciato la brutale repressione dei diritti umani e civili in Russia. Anche quando le aziende militari italiane, sostenute da vari governi, hanno fornito sistemi militari alla Russia di Putin ed hanno continuato a fornirle anche dopo il 2014 nonostante l’embargo di armamenti stabilito dall’Unione europea. Fanno paura perché ricordano a chi oggi teme – e giustamente – una escalation della violenza fino all’utilizzo delle bombe nucleari, che l’unico modo per prevenire l’olocausto atomico è mettere al bando gli ordigni nucleari come richiede il Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW). Trattato che però l’Italia continua a ignorare così come la gran parte delle potenze atomiche che non vogliono rinunciare ai propri arsenali nucleari. Fanno paura a chi li accusa di starsene comodamente in poltrona perché i pacifisti sono stati i primi a soccorrere i profughi ucraini così come da anni fanno con tutti i profughi. E per farlo hanno anche organizzato la grande Carovana della Pace per portare aiuti e medicinali in Ucraina e portare in Italia le persone più fragili e bisognose. In tutto questo i pacifisti sono stati isolati e ignorati dalla gran parte delle forze politiche e dei giornali che oggi si scoprono bellicisti e vogliono più armi e più fondi per aumentare ancora i bilanci militari di tutti i paesi d’Europa. A tutti questi bellicisti da divano, chiediamo: dove eravate fino a ieri?