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Brescia
di RICCARDO BARONE 28 giu 2024 15:38

Poddighe con SUPEREGO: one-man band

Carlo Poddighe è un cantante, chitarrista e polistrumentista bresciano che, dopo anni di gavetta a suonare e produrre dischi, sta finalmente godendo di un ottimo riscontro a livello italiano ed internazionale. Questo grazie a Carlo Poddighe SUPEREGO, un format che lo vede impegnato in versione one-man band, con chitarra, tastiere e batteria. Tra le tante date già pianificate quest’Estate in giro per l’Europa, spicca la partecipazione straordinaria, dal 28 al 30 giugno, al Festival Rétro C Trop in Francia, a fianco di nomi straordinari come Patti Smith, Deep Purple, Suzi Quatro, Soft Cell. Abbiamo chiesto a Carlo come sta procedendo il suo percorso musicale.

Carlo, vuole raccontare come è nato questo progetto che ora sta esplodendo?

L’esplosione vera e propria è stata l’11 Ottobre dello scorso anno, quando ho caricato il video di Strawberry field forever dei Beatles, che ha fatto il botto registrando 1.600.000 visualizzazioni. Un paio di giorni dopo, mentre stavo seguendo lo sviluppo di questo video che era diventato virale, mi arriva una notifica: Al Di Meola mi aveva lasciato un commento! I love you! Un bell’attestato di fiducia da parte di un mostro sacro come lui. Poi ho avuto altri personaggi famosi che mi hanno seguito, tipo Fabrizio Zampaglione che mi ha scritto chiedendomi di conoscermi. Assurdo, lui che scrive a me! Una cosa stranissima che non mi sarei mai aspettato.

Il fatto che lei suoni chitarra, batteria, tastiere e altri ammennicoli e contemporaneamente canti certamente colpisce. Al di là dell’indubbia scena mette anche in luce la sua straordinaria abilità nel padroneggiare gli strumenti.

La cosa alla quale tengo di più è che se uno chiude gli occhi non si accorge con sono solo io a suonate tutto quanto. Ce ne sono altri di one-man-band, categoria che sinceramente non ho mai amato particolarmente, a parte Lino Banfi nei Grandi Magazzini o Totó- Le Mokó, quelli li ho sempre visti con simpatia! Ho sempre considerato l’one-man-band un fenomeno circense, un po’ pericoloso. Nel momento in cui ho iniziato a fare questa cosa, casualmente, perché le cose che funzionano nascono sempre per caso, ho visto che mi divertivo, che funzionava, che la musica girava, che riuscivo ad esprimermi e vedevo il potenziale. Allora ho iniziato a fare video in maniera un po’ più continuativa e tre anni fa ho postato il primo. Ho continuato la mia attività di turnista, sono andato avanti a suonare con Omar Pedrini, facendo sempre il mio lavoro di musicista, con The Matt Project e con tutti i progetti che ho aperti. Poi nell’Ottobre scorso mi sono detto: io ci provo, buttiamo fuori un po’ di video e vediamo cosa succede. Al secondo video come ti raccontavo prima ho avuto questo botto pazzesco. Tra l’entusiasmo nel vedere che c’era il riscontro del pubblico e i gestori che mi chiamavano numerosi e da tutto il mondo ho pensato di farlo diventare un mezzo, come uno che ha in mano una bellissima auto e decide di andare a fare un bel giro!

 

RICCARDO BARONE 28 giu 2024 15:38