Paolo Milzani e il Secondo Brèssanova
Esce il secondo disco di Paolo Milzani, a seguito del primo Brèssanova. L’idea originale è quella di trasformare dei classici del bossanova, cantati in portoghese, in canzoni con le stesse melodie ma testi in dialetto bresciano
Pochi ricorderanno l’esibizione dei gardesani Pincapallina al Festiva di Sanremo: era il 2001 e la conduttrice era Raffaella Carrà. Cantarono “Quando io”, furono eliminati e la loro vicenda artistica si concluse dopo poco. Il bassista nonché autore del brano portato a Sanremo era Paolo Milzani, che, dopo lo scioglimento dei Pincapallina, iniziò un percorso in proprio tra canzoni d’autore (ottimi “Nudist e altre storie” e “Retrò”), canzoni degli anni ’30 (“Ciao Caterinetta!”) e bossanova.
Il primo episodio di questa svolta brasiliana di Paolo Milzani uscì nel 2016, l’album si intitolava “Brèssanova” e fu accolto con grande entusiasmo dal pubblico. L’idea era originale: trasformare classici del bossanova, cantati quindi in portoghese, in canzoni che all’impianto musicale suadente tipico del genere abbinavano testi in dialetto bresciano. Un bossanova anomalo, ma non per questo meno intrigante.
A distanza di cinque anni dal precedente lavoro – i cui cd sono esauriti - esce oggi “Secondo Brèssanova”, che mantiene la stessa idea progettuale ma questa volta si indirizza verso canzoni meno note, molto affini alla sensibilità di Paolo Milzani. Anche in questo album l’artista di Mocasina si ispira a canzoni brasiliane e per i testi attinge da storie e racconti carpiti agli anziani dell’entroterra gardesano. Le canzoni sono molto gradevoli e stupiscono per la straordinaria assonanza tra il dialetto bresciano e la lingua portoghese. Un bresciano dolce quello dei due progetti “Brèssanova”, tipico dell’est bresciano nei pressi del Lago di Garda.
In “Secondo Brèssanova” quattro brani sono in italiano, compreso “Perso per sempre (Caso perdido)”, nel quale c’è la partecipazione straordinaria di Max Viana, cantautore brasiliano, figlio del grande Djavan. In quasi tutte le canzoni ad affiancare e a sovrapporsi nel canto a Paolo Milzano c’è la voce intensa di Anna Maria Di Lena, che ha scritto il testo di “Finisce qui”, la canzone che chiude l’album. Tra i brani, tutti belli e da ascoltare con attenzione, segnaliamo in particolare “Com’è fatto il mare”, cantato anche questo in italiano da Anna Maria Di Lena. Da notare, tra lo stuolo di bravissimi musicisti che accompagnano Paolo Milzani, la presenza, come nel primo “Brèssanova”, di Pietro Milzani, (figlio di Paolo) violinista sedicenne di belle speranze. I cd sono in vendita ai concerti o tramite contatti social e sono disponibili su tutte le piattaforme digitali: Spotify, ITunes, Apple music, Tidal.