LeXGiornate: il nuovo corso
Un festival in dieci appuntamenti mensili per consolidare il legame col territorio. “Camp new”: proposta per i ragazzi delle parrocchie
Dietro lo scarno annuncio dato da “Voce” la scorsa settimana di due importanti espressioni del mondo artistico e culturale, riconducibili al brend “LeXGiornate” c’era molto di più. C’era un progetto che è stato completamente svelato alla città con la presentazione ufficiale della 14ª edizione del festival che in questo 2020 cambia anche la sua consolidata struttura.
Annuncio. Quello annunciato da Daniele Alberti, però, è un cambiamento che parte da lontano. Ancora nel dicembre 2019 l’associazione Francesco Soldano, attiva nel campo dell’organizzazione di eventi musicali e culturali nella provincia di Brescia dal 1999, aveva lasciato il posto all’omonima Fondazione che ne aveva eredito non solo il nome ma anche il lavoro di racconto del territorio che l’associazione portato avanti negli anni proprio con il festival. Con il nuovo corso, LeXGiornate 2020 sono spalmate su dieci fine settimana, da ottobre a giugno, durante i quali si terranno concerti, incontri ed eventi culturali. Il percorso si svilupperà in luoghi particolarmente attrattivi di Brescia e restituiti alla città nel corso degli anni dopo importanti interventi di riqualificazione.
Via. Il primo appuntamento, quello in programma tra il 2 e il 4 ottobre, è già sold out. Il pubblico bresciano non si è fatto sfuggire l’opportunità di partecipare, venerdì 2 ottobre, al dialogo in musica tra Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei proposto nella suggestiva cornice del Parco delle Cave e alla riflessione del teologo Vito Mancuso del 4 all’auditorium San Barnaba su quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo. I due appuntamenti hanno intercettato la voglia di ritrovarsi di una comunità tanto provata nei mesi scorsi. A quello di ottobre seguiranno altri nove ruond, ogni primo weekend del mese. Nove concerti e altrettante conferenze in cui la creatività vince sempre, consolidando il legame con il territorio.
Novità. “Negli ultimi anni – spiega il direttore, Daniele Alberti – la forma associativa necessitava di un’evoluzione per continuare a soddisfare gli obiettivi che stavamo perseguendo, fatti di parole chiave come restituzione, comunità, impatto sociale. La Fondazione Soldano intende offrire le proprie competenze per scrivere una storia nuova: da racconto a scrittura, dalla massa alla persona”. Tra le novità di questa edizione, il “Camp now” dedicato alle giovani generazioni per allenare i loro sogni. “Dieci weekend durante i quali i ragazzi che frequentano le parrocchie della città potranno conoscere e condividere le rispettive esperienze con artisti ed esperti del mondo culturale”.
Anticipazioni. I partecipanti guidati dall’équipe dell’associazione culturale Teatrale Briganti, potranno scegliere tra tre percorsi: la parola, che raccoglie le discipline afferenti l’ars oratoria, il corpo, che sonda i limiti della fisicità e l’idea, dedicata alle esperienze che trasformano le intuizioni in soluzioni concrete. Tra le anticipazioni dei prossimi ospiti del Festival ricordiamo la superstar del pianoforte Ivo Pogorelich, Banda Osiris e lo psichiatra Raffaele Morelli.