La Corale Paolo VI per i monaci martiri
Il maestro Francesco Troli ha recentemente composto un oratorio musicale per ricordare quanto accaduto nel 1996 a Tibhirine
22 anni fa, nella notte tra il 26 e il 27 marzo, un “Gruppo Islamico Armato” rapisce sette dei nove monaci cistercensi che formavano la comunità del monastero di Notre-Dame de l’Atlas a Tibhirine, fondato nel 1938 vicino alla città di Médéa, a 90km da Algeri. Dopo 50 giorni di inutili trattative il gruppo terroristico annuncia l’uccisione dei monaci. “Sette vite offerte per Dio e per la pace in Algeria e nel mondo, nel nome del ‘dialogo’ e dell’unico Dio Padre di tutti” sottolinea il maestro Francesco Troli, che ha recentemente composto un oratorio proprio per ricordare quanto accaduto nel 1996. L’idea de “Il Martirio di Cristo e i Martiri di Tibhirine” – questo il titolo dell’oratorio composto da Troli – nasce una sera del settembre 2017 a Parigi, quando Troli, laico comboniano, ha modo di conoscere frère Jean-Pierre Schumacher, sopravvissuto alla strage di Tibhirine, e il fratello di frère Christian de Chergé, priore della comunità in Algeria dal 1971. Da allora non ha mai smesso di studiare e approfondire la storia del monastero algerino. Proprio il “Testamento spirituale” di frère Christian de Chergé è lo spunto di partenza per la composizione dell’oratorio. Esso recita: “Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere anche oggi) di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo paese. […] Che pregassero per me: come potrei essere trovato degno di tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell’indifferenza dell’anonimato”. L’Oratorio sui Martiri di Tibhirine accosta la vicenda dei monaci al Martirio di Cristo, “nel cui nome hanno donato la vita”. La loro storia è stata già oggetto dell’acclamato film francese del 2010 “Uomini di Dio”, diretto da Xavier Beauvois e vincitore del Grand Priz Speciale della Giuria al 63° Festival del Cinema di Cannes, applaudito anche da frère Schumacher. Troli, con il suo Oratorio per solo, coro misto, flauto, oboe, fagotto, violoncello e organo, si avvale dei 14 elementi della Corale Paolo VI, e vuole dare “un’eco nuova alla testimonianza dei ‘sette dell’Atlas’, uomini di preghiera e di servizio in terra d’Islam”. I sette monaci trappisti saranno beatificati il prossimo 8 dicembre insieme agli altri 12 martiri cristiani uccisi in Algeria tra il 1994 e il 1996. Per informazioni sull’Oratorio è possibile contattare il maestro Troli al numero 338.5290611 o all’indirizzo email francescotroli@libero.it.