Chopin per il Festival dei ritorni
Presentata l'edizione 2021, la numero 58, del festival pianistico internazionale. Il via al teatro Grande il 24 maggio
L’edizione numero 58 del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo sarà dedicato a Fryderyk Chopin. Il 2021 è quello che a tutti gli effetti si può definire l’anno dei ritorni: a partire dal periodo, dal 24 maggio all’11 luglio, fino agli ospiti internazionali e soprattutto alle sedi storiche della manifestazione. A Brescia la prima parte del cartellone sarà al Teatro Grande, a Bergamo il Festival fa il suo ingresso al Teatro Donizetti dopo 3 anni in Città Alta.
“Quest’anno sarà un anno fuori dal comune: nel mio primo Festival da presidente ritorniamo finalmente nelle nostre sedi storiche, al Donizetti, finalmente restituitoci in tutto il suo splendore, e al Grande - aggiunge la nuova presidente Daniela Gennaro Guadalupi, fresca di nomina dopo 20 anni di operato di Andrea Gibellini - In un momento tanto difficile siamo orgogliosi di essere riusciti ad organizzare un festival dal vivo. L’abbiamo fatto perché crediamo fermamente nei valori fondanti del lavoro e della cultura, valori che contraddistinguono da sempre le nostre terre tanto colpite dalla pandemia. Lanciamo questa 58esima edizione con lo sguardo già proiettato verso il 2023, anno che vedrà il Festival e le due città protagoniste di un grande progetto culturale per le nostre comunità”.
“Siamo felicissimi di ripartire – racconta il direttore artistico Pier Carlo Orizio – stiamo lavorando da diversi mesi con delle incognite rilevanti, una su tutte la capienza delle sale. La nostra priorità è quella di poter garantire al numero maggiore possibile di spettatori di poter accedere in sicurezza ai concerti. Abbiamo voluto fare uno sforzo organizzativo per mettere in scena un Festival che artisticamente risenta il meno possibile dell’anno appena passato e che possa dunque soddisfare le aspettative del nostro pubblico”.
Un Festival che nel 2021 si concentra sul repertorio pianistico del compositore polacco, che è stato definito il “poeta del pianoforte”. Il titolo scelto per quest’edizione, “Chopin. La voce dell’infinito”, è tratto da una lettera di George Sand, pseudonimo della scrittrice anticonformista Aurora Dupin, che parlando dell’amato Chopin scrisse: “Qui, malato da morire, ha scritto una musica da paradiso e ad un solo strumento ha dato la voce dell'infinito”. «In realtà Chopin è molto più di un poeta della musica. È senz’altro da annoverare tra i più grandi compositori di tutti i tempi. Certo, nella sua produzione non si trovano sinfonie, oratori, opere liriche, messe, ovvero i generi musicali che hanno reso immortali Bach, Mozart e Beethoven – spiega Orizio - Chopin non chiede al pianoforte altro che essere sé stesso, lo sfrutta fino in fondo senza mai violarne i limiti. In altre parole, Chopin scrive per pianoforte come nessun altro prima e dopo di lui».
Quest’anno il Festival propone una straordinaria rosa di interpreti di altissimo livello. Inaugura il 24 maggio al Teatro Grande e il 25 al Sociale di Bergamo la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Jan Lisiecki, venticinquenne canadese di fama internazionale già ospite del Festival nel 2013, con in programma la Sinfonia n.2 di Beethoven e il primo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin. Jan Lisiecki è stato il più giovane artista della storia a ricevere un Gramophone “Young Artist” Award, oltre ad un Leonard Bernstein Award dal Festival Musicale dello Schleswig-Holstein.
Un altro atteso ritorno è quello della pianista pugliese Beatrice Rana, considerata ormai una star del concertismo, che sarà protagonista in una duplice veste: in recital con un programma incentrato su Chopin il 15 giugno al Sociale di Brescia e il 16 al Donizetti; e in duo con Massimo Spada per un omaggio ad uno dei massimi compositori del secolo scorso, Igor Stravinskij, il 17 giugno al Sociale di Brescia e 18 in Città Alta al Sociale di Bergamo.
Artisti di importanza storica quali Mikhail Pletnev (al Grande l’1 giugno e al Donizetti il 3) e Grigory Sokolov (al Donizetti il 9 giugno e al Grande l’11) si alterneranno a giovani ma affermati pianisti quali Federico Colli e Alexander Romanovsky (al Sociale Bs il 25 giugno e al Donizetti il 28). Torna, questa volta in entrambe le città, anche la talentosa pianista russa Alexandra Dovgan (al Donizetti il 7 giugno e al Grande il 9), ora quattordicenne, che il Festival presentò per primo in Italia nel 2019.
Presente nel cartellone bergamasco il 12 giugno al Donizetti Pietro De Maria, primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l'integrale delle opere di Chopin in sei concerti.
Per quanto riguarda le orchestre, Federico Colli è accompagnato dall’Orchestra della Toscana, diretta da Orizio, al Grande il 13 giugno e al Donizetti il 14 con in programma Schumann e Mendelssohn. Chiude il cartellone la LaFil – Filarmonica di Milano diretta da Marco Seco con la ‘Pastorale’ di Beethoven sabato 10 luglio al Teatro Sociale di Bergamo e il giorno successivo in Piazza Loggia a Brescia.
Nella seconda parte del cartellone bresciano, al Teatro Sociale il 21 giugno la pianista Gloria Campaner esegue l’integrale dei Preludi di Chopin, introdotti da un ospite d’eccezione, lo scrittore Alessandro Baricco. Un appuntamento dedicato in particolare ai più giovani, con la possibilità per gli under30 di acquistare il biglietto al prezzo di 10€. Chiude il cartellone nei teatri la Filarmonica del Festival diretta da Orizio con il Concerto n.1 di Šostakovič, solisti il pianista Giuseppe Albanese e il trombettista Omar Tomasoni.
Non manca il tradizionale concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia il 28 maggio. La Filarmonica del Festival diretta da Roberto Misto si esibisce nella Chiesa di San Francesco con il coro I Piccoli Musici con solista Massimo Mercelli. In programma due prime assolute: Four emotions per flauto e orchestra di Cristian Carrara e lo Stabat Mater di Mauro Zuccante. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti disponibili, previo il ritiro del coupon d'ingresso venerdì 21 e sabato 22 maggio dalle 13.30 alle 19 in biglietteria del Teatro Sociale.
A Brescia viene riproposta dal 20 al 23 giugno la rassegna dei Concerti nel Chiostro all’interno del Museo Diocesano. Tre appuntamenti en plein air per una vera e propria maratona dedicata a Chopin, in cui si susseguono riconosciute interpreti del compositore polacco: Mariangela Vacatello, Anna Kravtchenko e Theodosia Ntokou.
Il Festival esce dai teatri anche nell’ambito degli eventi speciali in collaborazione con il Comune di Brescia per valorizzare la città con due appuntamenti ad ingresso gratuito. Oltre al concerto in Piazza Loggia dell’11 luglio, sabato 26 giugno è in programma la conferenza-concerto dal titolo “Affetti e miti nella poetica di Chopin” con Piero Rattalino. Reduce dal successo della docuserie “Con le note sbagliate” trasmessa lo scorso marzo da Rai 5, lo storico della musica, accompagnato da Ilia Kim, spiegherà ad appassionati e curiosi la vita e le opere del compositore protagonista di quest’edizione. Le modalità di prenotazione per gli eventi gratuiti verranno comunicate in seguito sul sito del Festival.
L’inizio di tutti i concerti è fissato alle 20, anche se l’organizzazione non esclude la possibilità di poter posticipare l’inizio degli spettacoli in base alle prossime disposizioni che riguarderanno il coprifuoco, dandone tempestiva comunicazione attraverso i suoi canali.
A causa della riduzione dei posti in sala, obbligata dai criteri di distanziamento in vigore, i diritti di prelazione sui posti rimarranno invariati fino all’edizione 2022, in quanto il Festival non può garantire a tutti i suoi abbonati la possibilità di accedere ai posti loro assegnati. Agli abbonati di entrambe le città viene offerta la prelazione sull’acquisto dell’abbonamento per tutti i concerti 2021.