Beethoven per Brescia
Sabato 20 maggio Requiem 448, l’opera multimediale proposta da "Nessun Dharma 448", e il concerto diretto dal maestro Fabbri
Sabato 20 maggio il Duomo Vecchio ospita un concerto promosso dalla Diocesi per la Capitale della Cultura. Alle 20.45 si inizia con “Requiem 448”, l’opera multimediale del duo artistico ( Matteo Bonera e Michele Zuccarelli Gennasi) "Nessun Dharma": è stata creata numericamente dalla base dati Istat sulle vittime provocate dal Covid19 nelle province di Bergamo e Brescia. Nello sviluppo temporale del flusso audiovisivo ogni secondo dell’opera corrisponde ad un giorno, dal 1° gennaio 2020 al 18 marzo 2022, prima celebrazione della giornata nazionale istituita a memoria delle vittime della pandemia: il numero di eventi sonori e visivi al secondo è pari al numero di decessi in quel giorno.
Dopo aver fatto vibrare con “Landmusic” le campane dei Comuni bresciani e bergamaschi il 18 marzo, sabato “Nessun Dharma” propone un momento molto suggestivo. Alle 21.10 l’Orchestra Giovanile di Brescia diretta dal maestro Marco Fabbri propone “Beethoven per Brescia” con l’ esecuzione del Musik zu einem Ritterballett e della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67. “Solitamente, le composizioni di Ludwig van Beethoven più note al grande pubblico - afferma il maestro Fabbri - sono le sue sinfonie, le sue ouvertures ed i suoi concerti. Questi lavori tuttavia costituiscono solo una parte della sua produzione orchestrale. Esistono, infatti, molte composizioni specialmente giovanili che furono scritte da Beethoven su committenza e nelle quali egli si adattò alle regole del mercato musicale del tempo.
La scelta di accostare, nel programma musicale di questa sera, due lavori così profondamente differenti come il Ritterballet e la Sinfonia n. 5 risponde ad un duplice intento. Prima di tutto permette all’ascoltatore di familiarizzare anche con il Beethoven meno noto, ma non per questo di minor valore, consentendo di comprendere meglio la realtà multiforme e sfaccettata del contesto musicale a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Il secondo obiettivo di questo accostamento è quello di mostrare come lo stile ed il carattere musicale di un compositore possa evolversi, anche radicalmente, nel corso del tempo”. “Il Vescovo ha voluto offrire – spiega mons. Daniele Faita, Vicario episcopale per la città e l’hinterland – un concerto di intenso significato artistico e musicale alla città e a coloro che vogliono partecipare all’evento, per esprimere in modo concreto e fattivo quanto ha esplicitato nella Lettera Pastorale ‘Le vie della Parola’ nella quale così si rivolge alla comunità bresciana: ‘Architettura, pittura, scultura, musica, hanno spesso